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venerdì 11 ottobre 2013

Dard & Ribo, Crozes l'Hermitage 2010


Eugenio Bucci e la sua capacità di comunicare con entusiasmo mi ha portato alla prima occasione utile ad assaggiare i vini di Dard & Ribo.
Anzi un vino di Dard & Ribo, perché una cosa che lui tace (come sempre quando una passione diviene una “insana compulsione con derive patologiche”) è il costo della bottiglia (a ristorante, a trovarla, non sotto i 35,00/40,00 euri; nelle enoteche sabaude: non pervenuta).
Devo dire che avevo una grande aspettativa sul vino di cotanti eroi.
Ero con Gil Grigliatti e siamo rimasti entrambi un po’ interdetti da un vino che per essere Francese aveva delle concentrazioni e delle fluidità un po’ estreme, non dico sciroppose ma sicuramente dense.
Delle freschezze acide c’erano e alleggerivano un po’ il corpaccione.
I profumi erano molto giocati sui sentori di olive e il suo patè, con scivolamenti verso erbe aromatiche del maquis ma sempre sentori caldi e di terra (non di per sé un male ma forse mi aspettavo levità).
Un po’ statico a nostro avviso, buono senz’altro ma meno elegante  di quanto mi aspettassi da una syrah di Crozes l’Hermitage.
Da riassaggiare (nel frattempo ho chiesto un fido alla mia banca).
Kempè

Luigi


Ps
Non fraintendetemi, non è che non mi sia piaciuto ma è un “buono con riserva di rivedibilità”.



3 commenti:

  1. Le grandi storie d'amore spesso nascono in maniera banale (a volte scema). In una delle solite cavalcate sul web "googlando" parole chiave come "vin", "france", "naturel" mi imbattei in questa etichetta così spartana ed essenziale (elegante, se l'eleganza è una sottrazione verso il rigore, e poi il nero sta bene con tutto). Il web-mondo è piccolo e acquistai una carrellata dei loro vini su qualche sito francese. E il primo assaggio fu fulminante. Si trattava di roba dell'annata 2007. Zeus aveva lanciato una saetta e mi aveva colpito. Specie Crozes-Hermitage e Hermitage erano clamorosi: consistenze elevate e acidità perfette, frutto a iosa (l'oliva che dici te e poi una sinfonia d'erbe e frutti rossi); avevano quasi tutto quello che chiedo in un vino.
    E nelle annate successivo l'amore è continuato. Pur nelle differenze. I 2010, per dire, in effetti risentono di una maggiore pesantezza, di una dinamica che fatica ad esprimersi completamente, salta fuori a tratti quel senso di pesantezza che dici tu. I 2011 si alleggeriscono, meno grasso e acidità più elevate, non ancora la livello dei 2007 ma più gourmandise.
    Con l'anno nuovo prepariamo il passamontagna e andiamo a rapinare qualche enoteca in Francia dove si, costano meno (Crozes sui 20€, Hermitage sui 30€), ma noi lo facciamo perché la cultura enoica è di tutti. No?

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    1. sto preparando il passamontagna, rigorosamente nero che sta bene su tutto, Niccolò sta fuori con la macchina accesa.
      #robinhoodenoici

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    2. La cultura enoica è' di tutti e quindi in particolare nostra.
      Un giretto in Valle del Rodano sta diventando un impellenza!

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