Mi hanno sempre attratta i lucenti semi prismatici, cristallini, dal colore del rubino e dal sapore agrodolce.
Questo frutto affascinò anche Botticelli , nel dipinto la Madonna della melagrana, infatti il frutto è tenuto in mano dalla Madonna e dal Bambino, come simbolo di fecondità, abbondanza e regalità.
Ogni primavera attendo che sboccino i fiori scarlatti, che nelle
settimane si trasformano in rosse bacche coriacee dalla caratteristica
coroncina.
Il Melograno, Punica granatum L., è originario
dell'Afghanistan, diffuso fino all'Estremo Oriente oltre che nel
Mediterraneo e nel Nord America, viene coltivato spesso a scopo
ornamentale, ne esistono anche varietà nane.
I frutti sono molto usati anche nella decorazione della tavola e
delle pietanze, dalla buccia si ottiene un colorante giallo-verde,
ritrovato anche nelle tombe egizie.
Nutraceutica
Numerosi studi clinici esaltano questo frutto, ricchissimo di
polifenoli, acido ellagico, antiossidanti che svolgono un'azione
benefica sull'apparato cardiocircolatorio, hanno attività contro i
radicali liberi, gastroprotettive, antitumorali, e contro la
degenerazione delle cartilagini. Presenti inoltre vitamine B e
carotenoidi.
Contiene 63 kcal per 100 g di parte edibile ed è una buona fonte di
fibre se si consumano i semi interi, e non soltanto il succo.
L'uso in cucina è diffuso sin dal Medioevo, i semi impreziosiscono i
piatti delle feste natalizie, arricchiscono insalate, marinate e i
ripieni degli arrosti di carne. Inoltre il succo è usato nella
preparazione di sciroppi (Granatina), gelatine e sorbetti.
Molto usata anche nella cucina mediorientale e indiana, dove entra in una variante della -Raita, salsa a base di yogurt, coriandolo e cetriolo, e in una del
-Tabouleh, rinfrescante insalata a base di prezzemolo, menta e cipolla.
In Italia le cultivar più diffuse sono: Dente di Cavallo,
Selinunte, Ragana, Racalmuto, Profeta Partanna e Neirana, producono
tutte frutti agrodolci/dolci, adatti al consumo.
Acquisto
I frutti maturano esclusivamente sull'albero e segno di raggiunta
maturazione è il colore rosso della buccia con sfumature gialle.La melagrana non deve presentare macchie, ammaccature o spaccature sulla superficie, si conserva per qualche settimana fuori dal frigorifero, avendo cura di pulirla con un panno asciutto.
Risotto alle zucchine, mantecato al caprino e melagrana
Ingredienti per 4 persone:
320 g di riso Carnaroli (io utilizzo questo, per la quantità regolatevi...di solito mi rimproverano di non averne fatto di più! ;P)
1 cipolla o 2 scalogni
brodo vegetale bollente
2 zucchine
150 g di caprino
basilico, olio evo, sale e pepe.
Procedimento
Sgranare la melagrana.
Lavare le zucchine, raschiarle e tagliarle a brunoise.
Scaldare una padella, versare 2 cucchiai di olio evo e rosolare le zucchine, insieme ai gambi del basilico, che eliminerete a fine cottura.
Non abbiate fretta di mescolare, lasciate che si dorino appena da un lato prima di spadellare, non prolungate troppo la cottura, dovranno rimanere croccanti, salate, pepate e tenete da parte.
Mentre le zucchine cuociono tritare finemente la cipolla, in una seconda padella, o in quella utilizzata per le zucchine, versate un cucchiaio d'olio e stufate dolcemente, salare, unire poca acqua se necessario, portate a cottura.
Tosto il riso senza grassi:
utilizzate un tegame dal fondo spesso, che conduca bene il calore.
Lasciate che da opaco diventi traslucido, avrà una sonorità caratteristica, unite la cipolla stufata, mescolate e unite due mestoli di brodo, e uno alla volta man mano che verrà assorbito.
Dopo circa 12 minuti aggiungete le zucchine spadellate e portate quasi a cottura.
Fuori dal fuoco unire mezzo mestolo di brodo, il caprino sbriciolato e mantecate energicamente, coprire e lasciare riposare qualche minuto.
Impiattare decorando con le erbette tritate, la melagrana e se volete anche una sottile fetta di caprino.
Si può arricchire anche con lamelle di mandorla tostate.
Rossana
Mi torna immediatamente alle mente l'aspro/dolce/fresco sapore della spremuta di melograno assaggiata a Istanbul: la bevanda più sorprendente e completa che abbia mai bevuto: un succo che è un nettare..color rubino scintillante, rosso che fa battere il cuore, che disseta profondamente e rigenera..
RispondiEliminaCerti sapori restano incisi nelle papille e all'improvviso ecco che si rivede come un film il viaggio, si riannusano prrofumi che si credevano dimenticati.
Il melograno che è portafortuna, che ha un albero bellissimo,che ha un colore straordinario tu l'hai raccontato ancora una volta in modo unico.
grazie
Grazie a te!
RispondiEliminaMi hai regalato i preziosi ricordi del tuo meraviglioso viaggio, così vividi che li ho respirati...
Piccoli rubini che dovremmo consumare più spesso, anche per rievocare queste emozioni!