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domenica 6 ottobre 2013

Ruby Red [Melagrana] Di Rossana



Mi hanno sempre attratta i lucenti semi prismatici, cristallini, dal colore del rubino e dal sapore agrodolce.

Questo frutto affascinò anche Botticelli , nel dipinto la Madonna della melagrana, infatti il frutto è tenuto in mano dalla Madonna e dal Bambino, come simbolo di fecondità, abbondanza e regalità.

Ogni primavera attendo che sboccino i fiori scarlatti, che nelle settimane si trasformano in rosse bacche coriacee dalla caratteristica coroncina.


Il Melograno, Punica granatum L., è originario dell'Afghanistan,  diffuso fino all'Estremo Oriente oltre che nel Mediterraneo e nel Nord America, viene coltivato spesso a scopo ornamentale, ne esistono anche varietà nane.

I frutti sono molto usati anche nella decorazione della tavola e delle pietanze, dalla buccia si ottiene un colorante giallo-verde, ritrovato anche nelle tombe egizie.

Nutraceutica

Numerosi studi clinici esaltano questo frutto, ricchissimo di polifenoli, acido ellagico, antiossidanti che svolgono un'azione benefica sull'apparato cardiocircolatorio, hanno attività contro i radicali liberi, gastroprotettive, antitumorali, e contro la degenerazione delle cartilagini. Presenti inoltre vitamine B e carotenoidi.

Contiene 63 kcal per 100 g di parte edibile ed è una buona fonte di fibre se si consumano i semi interi, e non soltanto il succo.

L'uso in cucina è diffuso sin dal Medioevo, i semi impreziosiscono i piatti delle feste natalizie, arricchiscono insalate, marinate e i ripieni degli arrosti di carne. Inoltre il succo è usato nella preparazione di sciroppi (Granatina), gelatine e sorbetti.

Molto usata anche nella cucina mediorientale e indiana, dove entra in una variante della -Raita, salsa a base di yogurt, coriandolo e cetriolo, e in una del  
-Tabouleh, rinfrescante insalata a base di prezzemolo, menta e cipolla.

In Italia le cultivar più diffuse sono: Dente di Cavallo, Selinunte, Ragana, Racalmuto, Profeta Partanna e Neirana, producono tutte frutti agrodolci/dolci, adatti al consumo.



Acquisto
I frutti maturano esclusivamente sull'albero e segno di raggiunta maturazione è il colore rosso della buccia con sfumature gialle.
La melagrana non deve presentare macchie, ammaccature o spaccature sulla superficie, si conserva  per qualche settimana fuori dal frigorifero, avendo cura di pulirla con un panno asciutto.

Risotto alle zucchine, mantecato al caprino e melagrana





Ingredienti per 4 persone:

320 g di riso Carnaroli (io utilizzo questo, per la quantità regolatevi...di solito mi rimproverano di non averne fatto di più! ;P)
1 cipolla o 2 scalogni
brodo vegetale bollente
2 zucchine
150 g di caprino
basilico, olio evo, sale e pepe.

Procedimento

Sgranare la melagrana.
Lavare le zucchine, raschiarle e tagliarle a brunoise.
Scaldare una padella, versare 2 cucchiai di olio evo e rosolare le zucchine, insieme ai gambi del basilico, che eliminerete a fine cottura.
Non abbiate fretta di mescolare, lasciate che si dorino appena da un lato prima di spadellare, non prolungate troppo la cottura, dovranno rimanere croccanti, salate, pepate e tenete da parte.
Mentre le zucchine cuociono tritare finemente la cipolla, in una seconda padella, o in quella utilizzata per le zucchine, versate un cucchiaio d'olio e stufate dolcemente, salare, unire poca acqua se necessario, portate a cottura.
Tosto il riso senza grassi:
utilizzate un tegame dal fondo spesso, che conduca bene il calore.
Lasciate che da opaco diventi traslucido, avrà una sonorità caratteristica, unite la cipolla stufata, mescolate e unite due mestoli di brodo, e uno alla volta man mano che verrà assorbito.
Dopo circa 12 minuti aggiungete le zucchine spadellate e portate quasi a cottura.
Fuori dal fuoco unire mezzo mestolo di brodo, il caprino sbriciolato e mantecate energicamente, coprire e lasciare riposare qualche minuto.
Impiattare decorando con le erbette tritate, la melagrana e se volete anche una sottile fetta di caprino.

Si può arricchire anche con lamelle di mandorla tostate.





Rossana

2 commenti:

  1. Mi torna immediatamente alle mente l'aspro/dolce/fresco sapore della spremuta di melograno assaggiata a Istanbul: la bevanda più sorprendente e completa che abbia mai bevuto: un succo che è un nettare..color rubino scintillante, rosso che fa battere il cuore, che disseta profondamente e rigenera..
    Certi sapori restano incisi nelle papille e all'improvviso ecco che si rivede come un film il viaggio, si riannusano prrofumi che si credevano dimenticati.
    Il melograno che è portafortuna, che ha un albero bellissimo,che ha un colore straordinario tu l'hai raccontato ancora una volta in modo unico.
    grazie

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  2. Grazie a te!
    Mi hai regalato i preziosi ricordi del tuo meraviglioso viaggio, così vividi che li ho respirati...
    Piccoli rubini che dovremmo consumare più spesso, anche per rievocare queste emozioni!

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