Dario Princic ci disse un anno fa che in Friuli con la macerazione cercano di
fare il “Vino”.
A suo dire, sono alla ricerca, nelle bucce dell’uva
bianca, dell’archetipo, dell’essenza del vino che fondi un territorio che non
ha tradizioni enologiche alte.
Citava la Borgogna ma su questo punto mi spunta
un dubbio sulla liceità del parallelo.
La Borgogna è l’espressione di un luogo a mezzo
di un unico, singolo vitigno usato come una cartina tornasole (nota1).
La macerazione è qualcosa di differente è un
espediente alchemico di estrazione/distillazione dell’essenza del luogo intrappolata
nella buccia. Forse è l’esaltazione di un processo che come fine ultimo ha la
smaterializzazione, la concettualizzazione, l’astrazione.
In realtà il risultato organolettico, a dispetto
della concezione quasi “metafisica”, è estremamente ruvido, materico, quasi
bruciante (come i distillati alchemici).
Insomma mi viene in
mente la definizione di Design che dava un grande Architetto e che potremmo
parafrasare così: “ i macerati sono come dei
pipistrelli mezzo topi e mezzo uccelli”.
Volano in alto ma
sono terrignamente tirati in giù dal loro essere terrestri.
Vini di “testa” più
che di “territorio”.
Anche se raccontano
storie ancestrali e di ruvidità fisica.
Non ne vengo a capo!
Affascinano e repelleno.
Spesso mi deludono
ogni tanto mi commuovono.
In questo caso il
Trebez 2009 di Dario Princic mi ha colpito per due cose, appena acquistato un
anno fa mi era parso “molle”, intenso ma senza spigoli che lo ravvivassero ora
è venuta fuori una vivacità granulosa, vegetale e piccante (come di crescione) che
lo ha reso trascinante.
Linfatico, pepato,
con rimandi di infusi e spezie e pizzicori tannico/aciduli.
Potente e “scorretto”.
Il Lama Bianca mi ha
ricordato in “levare” il Trebez, un poco più gentile, meno caustico, più etereo
(nota2).
I profumi erano lievi
ma pervasivi come quando si entra, ore dopo, in una camera in cui qualcuno si è
spruzzato del profumo e ci immaginiamo i movimenti, i gesti, il suono della
voce della persona che lo ha fatto.
Incredibile la
capacità di tenuta del vino nei giorni successivi è il secondo giorno era più
espressivo del primo.
Mi spaventa fare
questo parallelo vista la distanza siderale che divide i vigneti, sia fisica
sia ampelografica (nota3).
Kempè
Luigi
(nota 1)
Leggo oggi per la prima volta che il tornasole è
prodotto con dei licheni che hanno la capacità di tingersi di colore differente
in base all’acidità del liquido con cui vengono in contatto
(nota2)
Nel senso di puro, limpido, incorporeo
(nota3)
Trebez è a base chardonnay, sauvignon, pinot grigio
Lama Bianca è a base trebbiano