di Vittorio Rusinà
Sono seduto ad un tavolo del ristorante messicano Habanero, in Vanchiglia a Torino e mentre sorseggio un margarita delizioso scorgo una immagine che non conosco ma che magicamente mi attrae.
E' Blanca, la giovane cameriera, a svelarmi il mistero "E' La Catrina, la signora del Dia de Muertos, figura popolarissima in Messico, questa l'ho disegnata io con dei gessetti colorati". In Blanca c'è la simpatia, il calore e la creatività che ritrovo nei piatti che mi vengono serviti.
Mi arrischio a prendere ottimi Jalapeno Rellenos, peperoncini piccanti ripieni di formaggio e una deliziosa Sopa Veracruzana, zuppa tipica di Veracruz, città che si affaccia sul Golfo del Mexico, con pomodori, avocado, zucchini, gamberetti e coriandolo fresco. Ah il coriandolo, meravigliosa erba, che mi riporta a certe zuppe marocchine assaggiate in gioventù.
Oltre alla margarita che servono in caraffa (aiuto!) ci sono birre e vini messicani, perché il Messico è anche terra di vigne.
Ristorante Habanero
Via Buniva 4, Torino, 011.19702328
thanks to Luca Ferrua di La Stampa per la segnalazione
Sembra un posto intrigante questo Habanero:) Torino è sempre più sorprendente, svela angoli di mondo che in pochi minuti trasportano in posti magari solo sognati. Ma improvvisamente attraverso questa immagine disegnata ricordo un detto popolare di mia madre..proprio su questa strana figura la Catrina: Quando qualche vicino di casa (mia madra ha abitato per 45 anni nello stesso quartiere.) ..moriva ecco arrivava il suo commento:"Uh c'è Catlina che gira": coincidenza di "tutto mondo è paese"..chissà? antica similitudine messicana e piemontese. di affrontare la vita come un passaggio lieve verso l'oltre?.
RispondiEliminaChissà? ..
Grazie Vittori per questo piccolo viaggio..
Grazie Bianca, qui urge richiesta di chiarimenti allo storico e vignaiolo a tempo perso Gianluigi Bera esperto di cose astigiane e monferrine.
Elimina