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giovedì 26 settembre 2013

Meantime India Pale Ale. Di Diego de La Cuerva



Se avete partecipato a qualche degustazione di birra, sicuramente o quasi, vi sarete imbattuti nello stile denominato India Pale Ale e vi avranno raccontato la storiella della birra che partiva da Burton On Trent (UK) per giungere alle gole assetate delle truppe in missione coloniale in India;  queste birre dovevano sopportare le pene dell’inferno per arrivare a destinazione e per far ciò occorreva che fossero ben attenuate (pochi zuccheri residui) e ben luppolate (il luppolo è un antisettico ed aiuta la birra a conservarsi).
Ad oggi questo è uno degli stili più in voga, dopo il rinascimento americano sono giunte sul mercato IPA sempre più estreme, tanto che si è giunti a coniare il termine Double IPA laddove la luppolatura e gli IBU ( indice di misura d’amaro) diventano molto consistenti.
In tutto questo marasma di luppoli e amaro la Meantime Brewery, birrificio di Greenwich che da circa un decennio si è messo a capo della scena rivitalizzata inglese, ha deciso di tornare alle origini proponendo una versione che richiama a gran voce la storia brassicola anglosassone.
Nel bicchiere il colore è ambrato tendente al ramato, la schiuma ocra, fine ed abbastanza persistente.
L’attacco al naso è caratterizzato dal biscottato cui segue il frutto di un’ abbondante luppolatura in stile inglese : troviamo  fiori bianchi, marmellata d’arancia, un tocco caratterizzante terroso e un accenno di frutta esotica, il tutto accompagnato da una sensazione leggermente polverosa molto accattivante.
In bocca il corpo è medio e la carbonazione medio bassa. Anchè qui l’attacco si presenta biscottato dopodichè si fa strada un’agrumato molto british, un accenno di ribes, vaniglia, mandorle e, verso fine bevuta, fa capolino un leggero warming dato dal tenore alcolico. Il finale è secco e caratterizzato da sensazioni erbacee abbastanza persistenti.
Una birra lontana dagli scintilii delle interpretazioni contemporanee dello stile, qui si gioca sul campo dell’eleganza austera espressa da una birra solida e davvero ben fatta. Consigliata in abbinamento a formaggi stagionati e a piatti speziati. [de:La]


7 commenti:

  1. Post perfetto. Vado a cercarmela! Quanto fa di gradazione alcolica?

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  2. 7.5 %, per essere un uk siamo già belli alti

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    1. urca, li tenevano belli storti i soldati!

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    2. diciamo che, contestualizzando, al tempo le birre inglesi erano mediamente più alcoliche e poco prima la bevanda nazionale era il gin..mi sa che i soldati arrivavano già belli storti...
      ;)

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  3. Da provare!!!

    Effettivamente molte Ipa moderne a volte sembrano caricaturali e tendono ad allontanare i bevitori curiosi della tipologia ma poco avvezzi a sapori strong

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    1. secondo me la tendenza moderna è comunque molto più piaciona e ruffiana; tendenzialmente luppoli americani e Nz con la loro carica di resine e frutta tropicale tendono ad essere scoppiettanti e a rendere il prodotto più semplice e di impatto sul consumatore meno smaliziato.A mio modesto parere in molti casi però si perde un pò di "profondità"

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  4. è notizia di oggi che la SabMiller ha acquisito il birrificio di Greenwich, vedremo ora che fine farà questa birra nella gdo.
    http://www.lse.co.uk/AllNews.asp?code=zsqz5pvg&headline=SABMiller_Acquires_Greenwich_Craft_Brewer_Meantime

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