Ogni
mercoledì a Briancon (Haut-Alpes) c’è il mercato, è un mercato apparentemente
normale, caotico, colorato, pieno di cianfrusaglie e banchetti di frutta e
verdura un po’ standard, due stand giganteschi di polli arrosto e salsicce, vasche
di Paella, friggitorie etniche, venditori di trote vive, vestiti, artigianato
africano (?) insomma un babele.
Poi
approfondendo e assaggiando, prendendosi una certa dose di rischio si trovano
cosette molto interessanti come i formaggi che vi presento oggi e i pomodori di
antiche varietà.
Comunque,
a dispetto dello stand che sembra quello della Ferrari, il pollo arrosto è
fenomenale, mai mangiato uno più succoso e saporito, le trote passato il
momento stressante della soppressione in diretta di fronte ai voi con vostra
figlia/o che piange a dirotto sono molto buone e che dire delle patate Ratte
che tracimano dalle cassette di produttori “hippy” o il sirah sfuso (produttore
mai più incrociato) o i recoltant manipulant della Champagne con bottiglie a 11,00
euro (per niente male) e la compianta Marie (non perché sia morta ma perché ha
deciso di smettere con la vita dura del pastore/margaro e si è messa a produrre
vino! Un altro vigneron di cui facevamo a meno!) che distillava nettare dalle
sue splendide capre e pecore e i suoi formaggi valevano da soli il viaggio.
Nota
di colore: spesso c’è un signore che intreccia dei cestini con rara capacità e
grande cura filologica nei prodotti che realizza, incredibili sono i cestini
per fragole, quelli per tartufi e funghi in Perigorg style, cestini per patate in
Savoie style eccetera eccetera.
Dalle foto e dalla tua descrizione davvero deve essere stato bellissimo.....Splendide immagini...
RispondiEliminaPenso non mi basterebbe un mese per asseggiare ogni formaggio d'artista e cucinare tutte le delizie offerte!
RispondiEliminaSottoscriverei una petizione per convincere MARIE a tornare alla produzione casearia...
Grazie Luigi,
per avermi fatto scoprire questa realtà così vicina all'Italia, ma tanto diversa dai nostri mercati...
Spero i produttori italiani si decidano a gestire personalmente i gioielli che con fatica e dedizione producono e a promuoverli!
Solo preservando la biodiversità si riesce e raccontare un territorio e a custodirlo!
Ho notato la percentuale dichiarata in etichetta nelle varie opere d'arte (formaggi) ipotizzo si tratti dei grassi contenuti. Se è così, bisognerebbe prendere esempio anche dalla legislazione alimentare francese...
RispondiEliminammm senza senso l'attentato astronomico caseario nei confronti di chi curiosamente e timidamente ...si avventura alla prima fotografia:( C'è da svenire ..quasi per i profumi che arrivano qui nelle colline piemontarde dalla pur vicina Briancon.. Peccaato esserci passata di ritorno da un giretto francese ..solo di domenica:a saperlo mifermavo fino a martedì: mercoledì tutto per Briancon e il marchè des fromages..(per tacer delle verdure...))
RispondiEliminaVa beh ti perdono Luigi, anzi grazie per l'emozione.
Congratulazioni bellissimo post, foto comprese. Quel Saint Felicien e quel Saint Marcellin sono da urlo.
RispondiEliminaMario