Daniele
Gentile e Gigi Nembrini sono giovani produttori con le vigne aggrappate a Monte
Orfano, uno scoglio nel mare della pianura padana, un anticipo delle colline
prealpine a nord.
Hanno
idee chiare e con la prima vendemmia hanno già centrato un obiettivo
importante.
Il
vino è buono e sufficientemente ruvido per attirare l’attenzione e far cambiare
idea sulle derive dolciarie di altri produttori franciacortini.
Poi
leggo che c’è del Pinot Nero ed infatti la ruvidezza vinosa penso la si possa
attribuire a lui, acidità vivace e freschezza generale molto minerale, saporito
in bocca e pizzicante.
Bisogna
ammettere che lo sprint dato dal Pinot Nero è molto intrigante e l’effetto
asciugante/sgrassante è un bel regalo mentre si mangia.
Profumi
di frutti rossi a chiusura della bocca, molto gourmand.
Buona
la prima!
Adesso
bisognerà confermare e qui sono i dolori!
Il
Saten mi ha meno impressionato, la bolla scarica (per disciplinare), lo zucchero
residuo hanno pagato pegno nel confronto della rudezza dell’Extra Brut
pinotteggiante.
Kempè
Luigi
Ciao Luigi, il Saten di Corte F. In realtá é senza dosaggio di zuccheri, una mosca bianca.
RispondiEliminaMi ha spiegato Gigi di CorteFusia, che il Saten in etichetta può essere classificato solo come brut, anche se il dosaggio é inferiore ai 6 o 3 g/l di extra b.e p.d
Ad ogni modo , mi han fatto una buonissima impressione questi 2 ragazzi e e la sboccatura 30 mesi del loro brut annata 2010 , 50 e 50 chardo e pinot nero, si stacca decisamente dal panorama franciacortino.
Ciao
Mich.Mal.
Ciao Michele,
Eliminasostituisci "zuccheri residui" con "morbidezze" ed è quello che ho percepito nel Saten.
Chardonnay italico e bassa pressione non esaltano certo le durezze, questo a mio parere il limite intriseco di qualsiasi Saten.
Comunque riassaggio appena posso, di sicuro.