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mercoledì 30 gennaio 2013

Kriek Girardin 1882, brassè e soutirée par Brouwerij Girardin, Belgium



Ad inizio anno ho scritto di una Oude Gueuze e delle sue capacità taumaturgiche di lavar via gli eccessi di fine d’anno.
L’adesione completa alla mia tesi da parte di Enrico Nera, italiano con residenza in Belgio e di Vittorio Rusinà  mi hanno spinto a scrivere (bere le bevo più che posso) di una Kriek.

Senza che i cultori di Lambic mi lapidino, la Kriek si potrebbe definire una “birra acida entry level” (anche se so bene che non è proprio così).
La si ottiene miscelando ad un Lambic delle griotte intere (ciliegie più simili alle amarene) all’interno delle botti, il nuovo apporto di zuccheri fa riprendere la fermentazione.
Insomma, per gli aspetti tecnici visionate il pdf di Kuaska.
Il risultato è una birra complessa con due piani di lettura e bevuta.
Profumi acidi da Lambic e profumi dolci di ciliegia.
Bocca urticante di acidità scontrosa e vaghe morbidezze fruttose e benevole.
Il tutto sempre sotto sale.
Questa Kriek mi è piaciuta moltissimo perché le dolcezze sono giocate sul filo sottile della memoria e dell’allusione e mai della stucchevolezza.
Birra complessa con toni e colori ossidativi.
Mi piacerebbe provarla con salame fresco e lardo, chissà cosa ne dice Enrico?
Birra assaggiata con Lorenzo Losi nel suo birrificio Blackbarrel a Torino, via Principessa Clotilde 98/b.
Kampai

Luigi


2 commenti:

  1. Condivido in pieno e ringrazio per la citazione, ma (c'è sempre un ma)devo aggiungere che il birrificio Girardin produce due tipi di lambic: "etichetta bianca" ed "etichetta nera", le prime sono filtrate e pastorizzate mentre le seconde sono "nature".

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