Ad
inizio anno ho scritto di una Oude Gueuze e delle sue capacità taumaturgiche di
lavar via gli eccessi di fine d’anno.
L’adesione
completa alla mia tesi da parte di Enrico Nera, italiano con residenza in
Belgio e di Vittorio Rusinà mi hanno
spinto a scrivere (bere le bevo più che posso) di una Kriek.
Senza
che i cultori di Lambic mi lapidino, la Kriek si potrebbe definire una “birra
acida entry level” (anche se so bene che non è proprio così).
La
si ottiene miscelando ad un Lambic delle griotte intere (ciliegie più simili
alle amarene) all’interno delle botti, il nuovo apporto di zuccheri fa
riprendere la fermentazione.
Insomma,
per gli aspetti tecnici visionate il pdf di Kuaska.
Il
risultato è una birra complessa con due piani di lettura e bevuta.
Profumi
acidi da Lambic e profumi dolci di ciliegia.
Bocca
urticante di acidità scontrosa e vaghe morbidezze fruttose e benevole.
Il
tutto sempre sotto sale.
Questa
Kriek mi è piaciuta moltissimo perché le dolcezze sono giocate sul filo
sottile della memoria e dell’allusione e mai della stucchevolezza.
Birra
complessa con toni e colori ossidativi.
Mi
piacerebbe provarla con salame fresco e lardo, chissà cosa ne dice Enrico?
Birra
assaggiata con Lorenzo Losi nel suo birrificio Blackbarrel a Torino, via Principessa Clotilde 98/b.
Kampai
Luigi
Per me cantina ottima!
RispondiEliminaCondivido in pieno e ringrazio per la citazione, ma (c'è sempre un ma)devo aggiungere che il birrificio Girardin produce due tipi di lambic: "etichetta bianca" ed "etichetta nera", le prime sono filtrate e pastorizzate mentre le seconde sono "nature".
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