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mercoledì 16 gennaio 2013

Giovanni Canonica, Barbera d’Alba Doc 2010


Sul percorso lastricato di insidie e di scoperte che sta portando Vittorio, Niccolò e lo scrivente verso #barbera3 e una successiva degustazione, ancora rigorosamente segreta, ci siamo imbattuti in un vino mito.
Mito perché prodotto in un numero limitatissimo di bottiglie, mille o giù di lì da un barolista anarchico come Giovanni Canonica.
Sentito al telefono mi conferma che di Barbera 2010 non c’è ne più e che le uve facevano sui 10,50 gr/l di acidità totale e dopo la fermentazione alcolica e la malolattica è rimasta sui 6,5 gr/l o giù di lì.
Ti sgrigna le papille e ricorda i lamponi (stesso profumo che ho sentito nella Barbera  2012 di Cascina Roccalini, mosto/vino con acidità siderali) e poi va giù caustica, chiede a gran voce salumi o agnolotti burro e salvia.
Un vino gastronomico, impensabile senza cibo e senza calore delle chiacchiere.
Una barbera per gente di Piemonte che non si spaventa di fronte all’acido quasi verdeggiante della barbera giovane.
Poi amarene e dolcezza appena accennata.
Beva iperuranica (cit).
Glu glu
Peccato sia finita e peccato non ci siano vecchie annate.
Anche se Giovanni Canonica mi ha detto che vendemmie così ricche di acidità era un po’ che non faceva, comunque sia mi piacerebbe sentire cosa fanno gli anni su questa trama scalpitante.
Vinificata in anarchia in vetroresina o in cemento, in base alla disponibilità dei vasi e alla quantità delle uve.
Molto lontana dallo stereotipo della Barbera d’Alba morbida e nebbioleggiante.
Kampai

Luigi

Ps
Paolo Veglio di Cascina Roccalini, Barbaresco (CN)  mi ha detto che la Doc Barbera d’Alba vuole rivedere al ribasso l’acidità totale, se fosse vero sarebbe una sciocchezza immensa, il connubio dolcezza/acidità sono l’anima della Barbera.

1 commento:

  1. Che voglia di assaggiarla che mi hai fatto venire Luigi!
    È da un po' di tempo che sono dietro a Giovanni Canonica, l'ultima volta che sono stato in Langa, l'ho chiamato per andare a prendere alcune bottiglie, sia di Barbera che di Barolo, ma non ne aveva nemmeno una. Probabilmente, a breve ci ritorno e spero di essere più fortunato.

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