“Cos’è
‘sto Faro?” chiedo a Renzo Losi
“Una
birra a base Lambic con caramello in aggiunta” risponde laconico.
Lambic+zucchero
caramellato=birra che potrebbe soddisfare il mio palato infantilmente attratto
dal dolce!
“La
prendo!” insieme aggiungo una Kriek di Cantillon e una ale scozzese prodotta
con l’erica al posto del luppolo.
Renzo
mi rende edotto sul fatto che il luppolo è stato introdotto in purezza solo recentemente
nella storia millenaria della birra e che prima si usavano dei bouquet garnì di
erbe la cui composizione era segreta.
Comunque
corro a casa e lascio sfreddare fuori e poi stappo il mio Faro.
Ed
è ambrata, profuma di caramello amaro e Lambic e cantina e pelle di salame.
Suadente,
ricca molto morbida e orizzontale per essere una Belga.
L’acido
viene fuori e stabilizza le morbidezze su livelli per me ottimali (comunque
bassi).
Una
birra Demi-sec che potrebbe far impazzire in abbinamento alle ostriche.
Birra
del popolo leggo nella storia brassicola Belga.
Non
facciamola mancare al popolo, allora!
Kampai
Luigi
Trovo che aggiungere zucchero ad un lambic faccia parte della stessa strategia commerciale di far fare 3 anni di affinamento in barrique nuove ad un vino!
RispondiEliminaCarissimo Enrico,
Eliminail Faro non è una invenzione recente ma una tipologia storica di estrazione popolare (Kuaska docet) talvolta il Lambic veniva anche diluito con birre più leggere.
Quindi non mi pare un imbarbarimento della tipologia ma una interessante variabilità del prodotto al pari di Kriek e Framboise anche se meno nobile.
beh lo zucchero essenzialmente è una medicina è che per accorgercene bisognerebbe tornare alle condizioni dell'uomo di mille anni fa,il chè è piuttosto complicato
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Saccarosio
Il fatto di dovere continuamente rinnovare il legno che contiene il vino,è forse ancora peggio!