Il pinerolese non lo si può
definire l’”eden” enologico del Piemonte, però così come la Valle Susa, un
tempo producevano vini molto apprezzati, forse più apprezzati dei contemporanei
“block buster” enologici.
E questo la dice lunga sull’influenza
della comunicazione in un mondo dissolto in bit.
La mia sensazione è che oggi
il miglior “territorio” sia sempre più quello che è maggiormente “parlato” e
non quello coltivato.
Io che ho empatia con gli eroi
sfortunati e negletti e incompresi, amo cercare negli angoli bui e questa
volta, grazie a Luca Coucourde attivissimo e curioso proprietario dell’Enoteca
13 gradi di Luserna san Giovanni (TO), cittadina famosa per il duro lavoro
delle cave di pietra “Luserna” con le quali si è costruita e abbellita la
Torino barocca e non solo, mi ha
segnalato un produttore, Beltramo e mi ha omaggiato del suo macerato, il
FARIMA.
FARIMA è l’acronimo delle
cultivar presenti nel “mischione”, Fa vorita-RI esling-MA lvasia il tutto
macerato (pochi giorni).
Il risultato è molto
interessante, di grande freschezza, un vino molto godibile con la malvasia e la
sua vegetalità sugli scudi, quasi si stenta a credere che sia stato vinificato
in rosso.
Vino da giudicare a secchi!
A breve tornerò da Luca per
provare la Barbera e il Dolcetto che in questa enclave da buoni risultati (così
mi dicono).
Quindi possiamo concludere:
non solo pietre a Barge* e a Luserna!
Kempè
Luigi
*Barge come Luserna San
Giovanni sono vicine alle cave di pietra da esterni e la loro storia secolare è
legata principalmente a questa attività.
Barge è in provincia di
Cuneo ma ricade nella doc Pinerolese.
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