da Riccardo Avenia.
Quindici agosto 2014.
Capita di essere sul lago Trasimeno - in Umbria - a pochi chilometri dal confine con la Toscana, solo per vedere un meraviglioso tramonto sul lago.
Tornando in territorio toscano, capita di arrivare in un'affollatissima Cortona durante la famosa "Sagra della Bistecca" e rimanere meravigliati dalla grandezza della gratella (14 metri di lunghezza), dove vengono cotte le "bistecche alla fiorentina", rigorosamente al sangue come da tradizione. Capita di andare oltre, passeggiando per le medievali strade del centro - da vero turista tra i turisti - dirigendosi decisi in un locale ormai famigliare: la Taverna Pane e Vino.
Quindici agosto 2014.
Capita di essere sul lago Trasimeno - in Umbria - a pochi chilometri dal confine con la Toscana, solo per vedere un meraviglioso tramonto sul lago.
Tornando in territorio toscano, capita di arrivare in un'affollatissima Cortona durante la famosa "Sagra della Bistecca" e rimanere meravigliati dalla grandezza della gratella (14 metri di lunghezza), dove vengono cotte le "bistecche alla fiorentina", rigorosamente al sangue come da tradizione. Capita di andare oltre, passeggiando per le medievali strade del centro - da vero turista tra i turisti - dirigendosi decisi in un locale ormai famigliare: la Taverna Pane e Vino.
Sediamo e ordiniamo. Davanti alla ricca carta dei vini, non perdo tempo e vado sicuro sul vino della casa, il DoDo 2010 di Arnaldo Rossi - titolare della Taverna - assaggiato recentemente in questa occasione.
Sangiovese 100% allevato ad alberello, a pochi chilometri da Cortona. Viene vinificato in acciaio, assieme ad una selezione dei propri raspi, ed affinato in piccole botti di rovere, per un massimo di 800 esemplari, in formato da un litro.
Nel calice è proprio come me lo ricordavo: snello, dinamico nei profumi, perfettamente centrato sulle tonalità e le caratteristiche del vitigno, tra frutta viva, balsamicità, sfaccettature spezziate e terrose. In più, la vinificazione a contatto con i raspi - a mio parere - dona al vino una ruvidità decisa ma ben integrata, che amplifica i profumi ed il gusto, che appare succoso, ricco e nervoso. E che sicuramente, lo porterà molto avanti negli anni.
Insomma, una gran bella espressione di Sangiovese cortonese, una bottiglia da tenere presente anche nelle grandi occasioni.
♥♥♥♥♥
In quattro, la bottiglia finisce in fretta ed il tempo vola. Mezzanotte è ormai passata da un po'.
Sedici agosto 2014
Saluti a tutti da Cortona!
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