di De La
Rieccoci nella nostro piccolo
viaggio nel mondo delle fermentazioni spontanee a fare i conti
con il birrificio per eccellenza, quel Cantillon che da qualche tempo sta
raggiungendo un livello di notorietà notevole e che, ahinoi, sta spingendo i
prezzi di questo particolare stile di birra sempre più in alto.
La framboise, di cui ci occupiamo oggi è la “sorella
minore” in termine di notorietà della kriek e mentre in quest’ultima si usa macerare le ciliegie griotte nel
lambic, la framboise viene fatta utilizzando
i lamponi, per la precisione 200 grammi per ogni litro.
Il birrificio di Bruxelles è uno dei pochi
produttori mondiali di questo tipo di birra la cui storia vede uno stop
produttivo attorno dal 1930 per poi riprendere nel 1973, quando un amico del
mitico Jean Van Roy si presenta in birrificio con 150 kg di lamponi e il
birraio si lascia tentare, riprendendo la produzione di uno stile che a quel
tempo era dominato per lo più da birre dolci a cui veniva aggiunto dello
sciroppo alla frutta. Quindi vediamo, ancora una volta, il birrificio Cantillon
ergersi orgogliosamente a paladino della difesa delle tradizioni e dei gusti
originari.
La birra verrà chiamata Rosè
(per il colore) de Gambrinus ( in onore al patrono della birra) e nel 1986
verrà identificata con una delle etichette più iconiche della storia brassicola
a firma di Raymond Coumans.
Nel bicchiere il colore è di
un meraviglioso rosso brillante, la schiuma ocra, fine e poco persistente.
La birra è giovane,
imbottigliata il 20 Novembre 2013, al naso l’aroma è elegantissimo , seducente
e ,prevedibilmente, il fruttato dei lamponi
tende a coprire gli off flavours tipici del
lambic, anche se un tocco di legno umido e un leggero mentolato fanno
capolino,con il salire della temperatura si presentano anche deliziose note di
fragola.
Il bocca il corpo è
medio/basso e la carbonazione media, il gusto vira sul lampone con una bella
acidità citrica a fare da contrappeso, vi è anche una certa astringenza che ci conduce verso un
finale secco, fruttato e persistente, a tratti pare addirittura sapido. Anche
qui, con l’inalzarsi della temperatura (sono partito attorno ai sei gradi)
emergono note di rosa e leggermente agrumate.
Una birra decisamente votata
all’estate, ottima come aperitivo o pausa rinfrescante, caratterizzata dal
basso contenuto alcolico (5%), è probabilmente la birra più accessibile in casa
Cantillon e riesce a coniugare perfettamente eleganza al classico tocco
ruspante per cui il birrifico è famoso. Se preferite, potete lasciarla in
cantina ad invecchiare per qualche tempo, in tal modo la parte fruttata lascerà
un pò di spazio alle sensazioni più rustiche, oppure potreste stapparne una
bottiglia ogni tot, alla ricerca dell'equilibrio perfetto. [deLa]
Bomba!
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