Ero Vinissage 2014, prima
fiera in cui ho gestito un banchetto d’assaggi, ansia da prestazione e
impreparazione mi hanno assalito ma nei pochi momenti di relativa calma ho
assaggiato Vino Bianco, di Vino del Poggio di Andrea Cervini e mi è piaciuto
parecchio.
E’ una malvasia di candia
lungamente macerata (se ricordo bene).
Ne ho presa una bottiglia
(scambio alla pari con un mio vino) e l’ho assaggiata con calma.
E devo dire che mi è ripiaciuta
molto.
La macerazione è potente e
rasposa, la malvasia esce frastornata ma presente come in controluce.
(bevendo mi ricordava il
Vej)
Clorofilla e tannini, forse
un po’ di zucchero ammorbidiva la deglutizione.
(l’assaggio è arrivato pochi
giorni dopo la Malvazja 2012 di Fon e rispetto a quella c’era più
concentrazione, un filino meno di eleganza, di scorrevolezza, di freschezza ma
una maggiore aromaticità ed intensità senza scadere nella rusticità).
Karcadè e salvia e giglio e agrume
candito e forse un sentore come di legno umido, vagamente aromatico.
Buona e scorrevole
Glu glu finita!
Vedo ora che ne scriveva già
un anno fa Riccardo Avenia e sono d’accordo con lui nel definirlo un vino “preciso”
nella sua imprecisione, condotto con mano sicura sino a noi senza che si perda
in inutili deviazioni “trash”.
Candidato per #macerati1!
Kempè
Luigi
Ps
Tanto per fingermi esperto
aggiungo che avendo assaggiato tre malvasie macerate a distanza di pochi giorni
mi è parso di provare queste impressioni:
Freschezza e leggerezza ed
eleganza; malvasia poco aromatica, più minerale.
Freschezza e leggerezza e
accenni timidi di ruvidità; malvasia intensamente aromatica con note
tipicamente salviose della malvasia del monferrato.
Vino del Poggio 2011 lunga
macerazione
Intensità olfattiva (non
aromatica tout court), ruvidità tannica vegetale, ricchezza; malvasia che come
aromaticità si pone in mezzo alle precedenti (forse per effetto della
macerazione prolungata) ma pare esprimere intensità anche territoriale…forse.
Queste grosse differenze fra
i vini mi hanno portato a pensare che forse etichettare i macerati come vini
a-territoriali è una grossa semplificazione.
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