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venerdì 21 dicembre 2012

Memorabilia A.D. 2012


Il 2012 volge al termine.
Tireremo qualche somma, enoica.
Quello che più conta è che dal vino siano nate amicizie e collaborazioni.
È il potere delle passioni condivise.
Ci siamo dati un massimo di sette vini e di 140 caratteri per dirne qualcosa.

Trebbiano 2002, Valentini
Stupendo per capacità espressive e totale riconoscibilità. Vino vivo. Grande annata. Beva iperuranica.
Barbera 2010, G. Ratti
L'alchimista di Variglie, con l’anziana vigna e un tocco di grignolino, fa sognare ancora.
Grignolino 2011, Tenuta Migliavacca, F. Brezza
50 anni di understatement biodinamico sublimati nell’”anarchico e testa balorda”.
Barolo Riserva 1961, G. Mascarello
Dopo di lui, la ricerca per ritrovarne la bellezza. Etereo e sublime. Va dritto nel mondo delle idee.
Montevertine 2006, Montevertine
Facile, succoso e balsamico. Bono bono bono.
LN012 Pinot Noir 2005, B. Schueller
Nitido e sparato, fragrante e fragoroso e ultra bevibile. Un vino che cura corpo e spirito.
Cinsault Rouge 2011, La Sorga, A. Tortul
La banalità della beva torbida e integrale. Grappoli di viti vetuste spremuti e fermentati. Vino.

Niccolò

Vouette e Sorbèe, Fidèle, Champagne Extrabrut
Perché non si può festeggiare senza uno sciampagn
Barbera d’Asti Docg, Ronco Malo 2009, Bera Vittorio e Figli, Gianluigi Bera
Savagnin 2005, Cuvèe Prestige,  Aoc Cotes du Jura, Domaine Ganevat
Per ricordarci che non siamo in-ossidabili
Vermouth bianco BV, Chinati Vergano, Mauro Vergano
Perché adoro le mollezze del vermouth e le durezze dell’Hemingway
Valcamonica Merlot, Igt, 2008, Cav. Togni-Rebaioli, Enrico Togni
Perché fra le amicizie nate per colpa di questo blog c’è il viticoltore eroico che lo produce
Divina, Birrificio Torrechiara, Lorenzo Losi
Perché anche nelle periferie di tristi città post industriali si possono incontrare portatori sani di magia
Mounbè, vino da tavola rosso, (2006), Cascina degli Ulivi, Stefano Bellotti
Vino di resistenza, naturale e naturalmente buono senza sofisticazioni, anche se è reato dirlo, forza Stefano ti siamo vicini

Luigi

Sauvignon 2008, Camillo Donati
il frizzante che non ti aspetti e che ti sorprende
Brut Nature 2009, Barranco Oscuro
bollicine naturali andaluse travolgenti
Ruchè Docg 2010, Cascina Tavijn 
pietra filosofale della terra dei miei avi, il vero ruchè
Grignolino Doc 2006, Giuseppe Ratti
il vino più buono che abbia mai bevuto
Barbacarlo 1989, Lino Maga
extraterrestre anche berlo come aperitivo a Chinatown
Dettori Romangia Igt rosso, 2009, Tenute Dettori
il cannonau arcaico da vigne di cento venti anni, una bomba atomica
L'Anglore Les Traverses 2011 Eric Pfifferling
perchè qualcuno ha fatto mille chilometri in un giorno per andare a prenderlo

Vittorio

UnderTheSky 2010, Mattia Filippi
Nato in una notte d’estate, con fresca brezza che si confonde a profumi avvolgenti.
Equilibrio, tannini vellutati, bella persistenza in bocca
Stupor Mundi AdV Doc 2006, Carbone
Lo apri, senti la terra, e ancora la terra nera e il calore del vulcano antico. Spezie e frutta rossa, finale di sottobosco. Polposo
Montevertine 2000, Montevertine
Dimenticato da anni sullo scaffale di una enoteca, una scommessa. Vinta. Frutta rossa matura ma tannini fin troppo ingentiliti
Pinot noir 2009, Ottin
Se non fosse che da qualche parte dell'etichetta c'è scritto "Vallée d'Aoste", lo scambieresti per un vino francese
Erbaluce di Caluso La Rustìa 2010, Orsolani
Dai diamanti non nasce niente, dai terreni morenico sabbiosi questo succo decisamente nerale, con ricordi di zagara e un finale pulito
Nuat Pla de Bages (D.O.) 2008, Abadal
Picapoll? Cos'è il picapoll? Dalla Catalogna, sapidità e varietà degli aromi. Agrumi, frutta gialla, erbe aromatiche e sentori di mela.
Vilosell 2008
A due passi da Barcellona un curioso superblend di 6 vitigni dalla passione di Tomàs Cusiné. Raccolte a mano e prezzo super, 10 a bottiglia.

Sergio 


4 commenti:

  1. Non riesco a trattenermi e con un intervento a gamba tesa aggiungo extra elenco il fenomenale Blanc del 2006 di Mendall poeta dell'ossidazione controllata.

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    1. Per fortuna hai fatto quest'aggiunta. E' forse l'unico vino, stupendo, che abbiamo bevuto tutti e quattro. E penso uno dei migliori fra i 29!
      (Abbiam fatto 29 facciamo 31: Pastoreccie e Veruzza, entrambi 2009).

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  2. enrico togni viticoltore di montagna22 dicembre 2012 alle ore 14:35

    grazie, soprattutto per l'amicizia!buon natale e felice nuovo anno

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