Si
chiama La Tana del Re, è a Torino, a due passi dalla centralissima piazza
Castello, ne avevo letto nelle recensioni del gastro-gourmet Leo Rieser, cucina
Salernitana (divisa fra Cilento e costiera d’Amalfi) a Torino di ottima
qualità, scriveva, con carta dei vini interessante…come resistere alla
tentazione?
La sera prima della
fine del mondo decido di scendere le scale che portano nella grande sala
sotterranea del ristorante, edifizio antico, con ampie e alte volte a botte con
mattoni a vista, il tutto dà la possibilità di parlare senza disturbare ed
essere disturbati dai vicini, cosa da non trascurare.
Cucina a vista dove
noto una giovane donna chef che rivela una mano davvero felice, assaggio delle
alici fritte ripiene di ricotta e mozzarella di bufala, semplicemente perfette,
passo poi ad un piatto antico di minestra strinta salernitana, colgo la cottura
da stella degli spaghetti di Gragnano alla colatura di alici di Cetara e plano
infine nel paradiso di una frittura di pesce che mi emoziona.
Ah il vino… quasi
dimenticavo le note salmastre e di erbe officinali, a volte aspre, a volte
dolci, cangianti e lunghe, dello straordinario Sophia 2010 di Cantina Giardino,
alchimisti vignaioli in Ariano Irpino.
Si mangia e si beve
davvero bene alla Tana del Re, la magnifica cucina del Sud al Nord.
La Tana del Re, via
Virginio 1, Torino
Vittorio
Nessun commento:
Posta un commento