di Vittorio Rusinà
E' una notte di pioggia, è una notte di sogni, è una notte di scelte.
Ho rimandato troppo a lungo la decisione, impaurito dallo scegliere di allontanarmi dalla via del vino per scegliere di percorrere la via del distillato,
lasciare il conosciuto per lo sconosciuto, certo le vie corrono parallele, la direzione è la trasformazione, natura e uomo entrano in contatto e elaborano.
Il miracolo è la trasformazione.
A spingermi sulla via è stato l'incontro con la passione di Gianni Capovilla e i suoi distillati di frutta, è stato l'amore sviscerato di Randall Grahm per le Chartreuse invecchiate, è stato l'assaggio di un vecchio rum Caroni, di un genepy fatto in casa, di un saké da riso bio integrale, è stato il constatare che quasi più nessuno, anche fra gli enostrippati, al ristorante o a casa beve distillati.
Il mio sarà un viaggio alla ricerca del Graal dei distillati, dei distillati artigianali, dei #distillaticolki, in esclusiva per gliamicidelbar che sono certo mi sosterranno in questa ardua impresa.
Perché si torni a bere "distillato".
Donum Dei, Georges Aurach
Grande Vittorio, è da tanto tempo che ci pensavo anch'io.
RispondiEliminaNe parlammo anche con Fabio D'Uffizi perché, a casa mia, non mancano mai e anche lui disse che se ne doveva parlare.
Uno dei più grandi appassionati che conosco è Cristian, dovreste confrontarvi.
Purtroppo al ristorante stanno andando nel dimenticatoio, visto il fattore guida.
Attendo trepidante i tuoi post :)
Vittorio... non vedo l'ora di leggerti... io adoro tutto ciò che è distillato... ma però distillato bene... pure a casa mia non mancano mai e sinceramente ora devo dire che ne ho un buon assortimento... :) se vorrai sarò un tuo prode scudiero!
RispondiEliminaottimo"
RispondiEliminagrazie a tutti! Cristian sei arruolato nel team #distillaticolki
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