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venerdì 14 febbraio 2014

Romorantin 2011 Puzelat

di Niccolò Desenzani





Il Romorantin di Puzelat è un assaggio desiderato da tanto tempo, mancato di un soffio in un paio di occasioni. Poi arriva il giorno in cui finalmente ne ho una bottiglia e, ancora, il giorno in cui lo metto in frigo e, poi, la sera in cui decido che è giunta l’ora.
Lento sono, ma arrivo.

Naso che non posso che definir francese. Si intuisce già l’intensità, ma i presagi non sempre sono ben interpretati.
Poi lo metto in bocca.
Una bomba di sale e acidità e subito di pseudodolcezza esplode e percuote i ricettori.
Non è residuo, ma una carezza di velluto spesso.
In un accordo minimalista di naso ricco e multicolore, sapidità da shock arterioso e acidità ben gestita si sviluppa un teatro gustativo di una forza impressiva rara.
Poche note che si impongono e totalizzano lo spettatore.
Gli occhi strabuzzano ed è un piacere scomparire in questo abbaglio.

Così per info riporto qualche dato (credits to Les Caves de Pyrène): "una vigna del 1905 , una vigna del 1973 con viti franche di piede , Silex ( pietra focaia ), un rendimento di soli 25 hl/ha".

2 commenti:

  1. Bella descrizione. Adesso mi toccherà mettermi in cerca. Dimmi almeno che non costa una tombola.

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    1. Ahimé costicchia: in enoteca siamo almeno sui 20-25. Ma è senza dubbio un vino fuori dall'ordinario.

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