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venerdì 3 maggio 2013

Gattinara Riserva 1997 - Travaglini di Andrea Della Casa


Siamo nell'alto Piemonte tra le province di Vercelli e Novara, laddove il Nebbiolo muta il suo nome in Spanna. E proprio da questo vitigno (con piccole aggiunte di Vespolina e Uva rara) nasce il Gattinara.
Il Gattinara Riserva '97 di Travaglini riposa in una bottiglia atipica, diversa, strana, dalla forma sinuosa pensata per assolvere alla funzione di decantazione e dal vetro scuro e opacizzato per proteggere ulteriormente il liquido dalla luce.
Scelta, la prima, in netto contrasto con il mio ego tradizional-romantico e con la funzionalità di mescita.
Si presenta con un colore tenue, di delicata trasparenza, granato con cornici aranciate. Diventa un gioco divertente e curioso andare alla scoperta dei profumi, una specie di vaso senza fondo da cui se ne estraggono in quantità smisurata. Su una matrice di castagne e frutta cotta sbucano punte di liquirizia e caramello, note ferrose e balsamiche. Poi spezie e tabacco. Il tutto racchiuso da un alone etereo.
Non è più un infante, ma è ancora nel pieno delle sue forze. Mordace, vivo, teso. Una consistente presa tannica in sinergia con l'alcolicità prosciuga velocemente le fauci. Morbidezze e rotondità non sono ancora di questo vino, che vigoroso e caldo conquista il palato con compunta eleganza. A dispetto delle sue spigolosità è comunque fine, slanciato, con un aplomb impeccabile.
Austero.
Una portata di carne succulenta in questa fase della sua vita sarebbe una sposa perfetta quanto necessaria.

2 commenti:

  1. Gran bei Gattinara quelli di Travaglini, quello che mi colpisce positivamente è la capacità di questo Nebbiolo (con un piccolo saldo di uve minori) con almeno 5/6 anni di bottiglia di esprimersi maledettamente duro (fresco, minerali, tannico) ma contemporaneamente di avere una complessa e scorrevole bevibilità e abbinabilità al pasto, come dici tu ad un succulente arrosto come ad un piatto di pasta fresca con sugo di salsiccia e ricotta di pecora.

    Ne conservo un paio di bottiglie del 2004 alle quali trovare il momento giusto per farle esprimere al meglio!

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    1. Ciao Claudio e grazie di essere passato.
      Primo Gattinara di Travaglini per me, ed in effetti mi ha colpito proprio questa sua "durezza" e austerità mantenute nonostante un discreto numero di anni sulle spalle. Ancora serio, dritto, praticamente senza smussatore, tanto che mi dà l'idea di grande longevità.

      Anche io in cantina ho ancora un paio di altre bt di Travaglini, sono 2005 ma TreVigne, non riserva

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