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lunedì 1 dicembre 2014

Lo sguardo di Giuseppino

di Vittorio Rusinà


Giuseppino è un bel libro, punto.
Io l'ho letto perché lo ha scritto, anche, Sara Porro e perché ho un'edicola-libreria sulla collina di Torino.
Non avevo grandi aspettative, lo confesso e invece si è rivelato da subito un libro di piacevole lettura, un libro anche intimo nei ricordi fanciulleschi di Joe Bastianich, un libro attento al lettore, un libro di sguardi.
Giuseppino ha un ulteriore pregio, è un libro che mette fame, tanta.
Ricette non di ristorante ma di casa, ricette di terra istriana e ricette della cucina italo-americana.
C'è un momento nel libro che voglio riportare qui, è il ricordo di Joe dello zio Guerino "postino di giorno e musicista di sera" presenza costante delle sue vacanze estive in Istria.
"La sera...suonava la fisarmonica sulla passeggiata del lungomare. Io lo seguivo spesso, e mentre lui suonava io mangiavo quintali di calamari alla griglia che lì fanno così: si scottano sulla griglia finché non sono bruciacchiati, poi si condiscono con olio d'oliva, prezzemolo e aglio a profusione. A profusione."
C'è un altro momento del libro che mi ha toccato, è quando Joe parla degli alberi di fico, presenza costante nei piccoli cortili delle case degli immigrati italiani del Queens, che per molto tempo non produssero alcun frutto fino ai primi anni del Duemila per via del riscaldamento globale.
C'è anche una menzione forte all'importanza dell'orto, del valore assoluto del radicchio, e a questa verdura Joe dedica una lezione magistrale, di cuore.
In tutte le librerie d'Italia a 14 euro.


nota di merito per i disegni di Gianluca Biscalchin

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