Come
bere uno sciardonnè siciliano e riuscire a sollevarsi dalla sedia.
E
senza avere nelle narici sentori di falegnameria e pasticceria.
I
Marabino fanno un sciardonnè perché in azienda, concepita anni fa con obiettivi
enologici differenti e un immaginario vinoso con derive Aussie, nel momento in
cui hanno ripensato il loro futuro in contrada Buonivini (nomen omen) a Pachino
(SR) si sono trovati gli impianti già in produzione.
Per
cui hanno deciso di vinificarlo lo stesso ma con metodi volutamente più
rustici.
Al
bando i lieviti industriali secchi, macerazione sulle bucce e solo vasi vinari
in acciaio.
Da
questa sterzata produttiva nasce un vino salato (come tutti i vini Pachinesi)
più che minerale, vegetal-rasposo, con profumi di aromatiche spontanee
(finocchietto, timo).
Con
una limonina freschezza.
Non
imponente, non lunghissimo (nel bene e nel male).
Ma
succoso e pizzicante, da sgargarozzarsi in riva al mare, freddo ma non troppo.
Se
siete in spiaggia in contrada Maganuco (RG) e avete ordinato un fritto di mare,
ecco il vino adeguato.
Bonne
degustation
Luigi
Poscritto
L’assaggio
del day after è stato leggermente deludente, il vino si è un po’ seduto, per
cui finitelo tutto subito!
Bevuto recentemente il rosato da nero d'avola di Marabino, mica male!
RispondiEliminaInfatti il Rosato è buono anche perchè gli dedicano una vecchia vigna di più di trenta anni ad alberello vicina a quella con la quale fanno l'Eureka, l'Eloro Pachino Riserva che è uno dei migliori Eloro che abbia assaggiato.
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