“Negli
ultimi anni l’idea di tipicità è entrata decisamente a far parte del nostro
immaginario alimentare, un idea che prevalentemente rimanda a due aspetti del
prodotto in questione: il territorio e la tradizione. In molti casi si assiste
tuttavia a una costruzione, se non a una vera invenzione delle tradizioni,
finalizzata a identificare il prodotto con una storia e con una comunità.
Ciò che caratterizza questa costruzione è
però una sorta di ossimoro in quanto la località di un prodotto si realizza
proprio in un contesto di processi globali e globalizzanti…
Il
prodotto tipico ha un’immagine ambigua e sfuggente, perché da un lato è
impregnato dell’’identità di chi lo produce, ma allo stesso tempo è destinato
ad essere venduto…”
Marco Aime
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