Un
taglio di Inzolia e Grecanico.
Un
bianco in terra di rossi.
Da
una territorio di colline di sabbie calcaree bianco grigie, che dai novecento
metri dell’altopiano Ibleo discendono come un piano inclinato sino allo Ionio,
patria indiscussa del Frappato e del Nero d’Avola e degli uliveti di Tonda
Iblea.
Ecco
un bianco a base inzolia e grecanico.
L’inzolia
aveva fatto gran parlare di lei tempo fa, poi è sceso un po’ di silenzio.
Non
ha il blasone di altri bianchi Siciliani, però la versione di COS è molto
piacevole e decisamente complessa.
E’un
vino caldo e odoroso come le stoppie arse dell’altipiano ricche di finocchietto
e timo ormai secchi.
Profumi
golosi di meloni gialli e lieve zucchero.
Scivola
in bocca fresco di sapidità (che credo tipica di questi terreni sabbioso
calcarei molto poveri di sostanze umiche) e di alcool moderato e gentile
The
day after:
miele
di timo e speziature di pino d’aleppo, tiene e si espande e migliora.
Esplode
un naso di maturità e dolcezze.
Sempre
presente la mineralità delle sabbie calcaree.
Bonne
degustation
Luigi
Nessun commento:
Posta un commento