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mercoledì 8 ottobre 2014

Si scrive bonèt si legge bunèt

di Vittorio Rusinà


A distanza di tanti anni (quasi cinquanta) ricordo ancora il bonèt che mi preparava la bisnonna Luisa nella piccola casa a Sotto gli Orti a Viarigi, lo cuoceva sul putagè, lo mangiavamo con il pane come una pietanza. Era bella e piccina e raccontava sempre del bisnonno che passava troppo tempo giù in cantina fra botti e bottiglie, che portava il tartufo nel cavagnin scendendo dalla vigna sulla collina davanti a casa, era una donna dolce e bella. mi pare ancora di vederla.

bonèt, dolce piemontese di antica tradizione a base di latte, uova, zucchero, cacao, liquore e amaretti

nella foto il bonèt di Banco, Torino


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