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venerdì 24 ottobre 2014

La costa toscana che vorrei: quella di Massa Vecchia

di Riccardo Avenia

Produttore: Massa Vecchia
Denominazione: Rosato Maremma Toscana IGT
Vitigni: merlot 70% malvasia nera 30%
Annata: 2010
Tit. Alcolemico: 13 % vol.
Caratteristiche: vinificazione per alzata di cappello, nessuna filtrazione
Prezzo: 18/24 

Sarà l'etichetta curata e moderna, l'autorevole linea di questa Borgognotta scura o il ricordo dei precedenti millesimi assaggiati ma, ogni volta che trovo questo vino rosato, non posso fare altro che prenderne almeno una bottiglia.

Questa, in particolare, proviene all'edizione 2013 di Vini di Vignaioli. Ricordo che non era nemmeno in assaggio, eppure quando Francesca Sfondrini mi disse che aveva alcune bottiglie in vendita, non tentennai nemmeno un secondo e la comprai a scatola chiusa.

Undici mesi dopo, in una tiepida serata di ottobre, stappandola mi soffermo istintivamente sulla retro etichetta e vi leggo:

In vigna: esclusione totale di prodotti chimici.
Antiparassitari: zolfo e poltiglia bordolese. 
In cantina: vinificazione in legno in assenza di qualsiasi prodotto e tecnologia. Conservazione in legno con la sola eventuale aggiunta di solforosa in piccole dosi all'imbottigliamento. 
Produzione: circa 5300 bottiglie.

Nel calice, il colore ricorda più quello di un rosso scarico, che quello di un rosato. La spinta e l'intensità dei profumi è straordinaria, tra fiori e piccola frutta rossa tipo i lamponi. Si avvertono le spezie, una leggera affumicatura e un'imponente mentolata-balsamicità. Pulizia olfattiva e profumi in evoluzione, senza nessuna stonatura, solo tanta, tanta familiarità territoriale.

Il sorso è snello ma deciso, equilibrato e balsamico, con una marcata sapidità ed il gusto che riprende l'olfatto. lungo, saporito, intrigante, con un finire di capperi in salamoia. Se non fosse per il colore, avrebbe tutte le prerogative di un rosso di lieve struttura.

Un vino di assoluto carattere, che probabilmente si colloca tra i migliori rosati bevuti ultimamente. Che per assetto e dimensioni, pur rimanendo saldo ad una riconoscibile identità toscana, potrei paragonare al alcuni vini dell'Etna.

Un bell'esempio di vino della costa toscana che vorrei.

5 commenti:

  1. Il Rosato Massavecchia, conosciuto alla cieca grazie a Jacopo, lo scambiai per un Etna! Da allora lo considero, pur nella diversità di ciascuna annata, un riferimento non solo fra i vini naturali. Il prezzo che indichi è forse un po' utopico, ahimè!

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    1. Niccolò: in diversi luoghi e momenti, abbiamo avuto la stessa sensazione-percezione, ovvero quella di associare questo vino ad un Etna.
      Io ricordo di averlo pagato più o meno così in fiera. A quanto lo si trova a Milano?

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  2. Che buono questo vino , bevuto il 2006 3 settimane fa .

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    1. Urca, addirittura il 2006! Ha retto bene gli anni?
      Grazie per essere passato dal bar.

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  3. Direi benissimo , e penso ne regga ancora ..:)

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