La regola quindi è: se ti va male con un anno, ritenta la fortuna con un'annata più vecchia!
La roulette russa del paleoenofilo.
E mi è andata quasi bene. Quasi.
Mi ritrovo un liquido limpido e consistente, che avrei scommesso il mio santissimo destro, alla vista, che fosse tè.
Qualcosa dunque è salvo nel colore, vista l'aranciatura, e nel sapore, visto il ricordo rimasto di gusto di vino.
Dura la vita per valorizzare questi cimeli!
Il profumo/odore è di gomma alcoolica con un'eleganza che ricorda vecchie stanze di antichi mobili riempite. In bocca è di grande acidità ma sotto sotto il frutto resiste.
Poco. Non a sufficienza per poter dire che sia un sorso piacevole, ma quanto basta per renderlo interessante.
Conosco bene i prodotti di questa vigna, allora meno che trentenne, e forse posso dire che qualcosa ancor ci ritrovo. Ma probabilmente è la suggestione al lavoro...
Infine rinuncio.
Ma tengo la bottiglia, metà scarsa e con la sua enorme camicia sul fondo e la metto in frigo.
Sarà una piacevolissima sorpresa sorseggiarne il contenuto la sera dopo a mo' di aperitivo, fra un buon Xeres e un ricordo sempre più vivido e materico della Barbera, fino all'ultimo bicchiere, versato attraverso un colino, con una tinta sempre più rosseggiante, opacità quasi totale; ma ecco il frutto ancora reperibile, persino... Un refolo di carbonica.
E mi sovvien l'eterno...
Un aggiornamento.
RispondiEliminaIeri ho aperto una barbera dell'anno prima, il '67, ed era perfettamente conservata nei colori e, nonstante la preponderanza di terziari, anche nelle caratteristiche gustolfattive. Chiedete a Frakkia. Buonissima.
La roulette russa del paleoenofilo!
Aggiornamento bis.
EliminaLa Barbera di Ratti, malgrado sia fatta in luoghi tradizionalmente poco considerati, ha una enorme potenzialità e una riconoscibilità cristallina che la traghetta dal 1967 al 2010 (bevuta l'altroieri) in un continuum organolettico.
Il frutto sempre presente anche dopo 45 anni, l'acidità viva, i sentori di legni umidi e humus sono già lì nel 2010 che aspettano solo di evolvere e farsi accerchiare da note più eteree e di bottega di restauro di mobili.
Altro aspetto importante è stata la semplicità di beva e la golosità del vino che invogliava e soddisfava.
Solo mobili antichi o anche un po' tarlati?
RispondiEliminaTarlati naturalmente! L'Imperfezione é il sale della vita.
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