Vallèe
d’Aoste Doc Pinot Gris 2010, Lo Triolet di Marco Martin.
Introd
(AO) a novecento metri di quota.
Vino
di montagna con cultivar un po’ anomala.
Il
Pinot Gris è una variazione genetica del Pinot Noir che profuma di Alsazia.
E’
vitigno precoce che bene si adatta alle condizioni climatiche montane anche se
non tipicamente montano.
Ma
non aspettatevi grandi freschezze, ha una innata tendenza ad accumulare
zuccheri e ossidare gli acidi.
E
ne viene fuori un vinone in stile Alsaziano, con fruttoni e dolcezze in attesa
di divenire idrocarburi, alcool in abbondanza e morbidezze quasi eccessive.
Accenni
di pietre travolti dai profumi zuccherosi e fiorosi.
Glicerinoso
e rotondo sulle mucose.
Il
giorno dopo.
Frutta,
poi frutta, ancora frutta matura e succosa e ritorni di zucchero filato.
Leggera
vena fresca a rendere godibile il vino.
Che
si fa bere molto piacevolmente ma che a mio giudizio è afflitto da eccessi di
tecnicismo produttivo.
Tutto
quel frutto, tutto quel floreale, tutto quello zucchero e caramello.
Forse
un po’ troppo.
Per
me s’intende.
Bonne
degustation.
Luigi
Poscritto
Per
aggiornamenti e approfondimenti sui vini della Valle d’Aosta seguite FabrizioGallino.
Mi sembra che tendi a sottolinearne il limite di autenticità.
RispondiEliminaD'altro canto è anche vero che questo fatto, che in parte può essere condivisibile, non gli pregiudica una buona risposta da parte del mercato.
La mia scheda tende a farsi interprete di questa seconda ottica; più di gusto e sensazioni immediate, che di valori ideali.
http://avvinatorebloggato.blogspot.it/2012/08/pinot-gris-lo-triolet-10.html
E' un vino bevibile, buono e l'ho detto, i miei dubbi semmai vertono sulla precisione tecnica forse un po' eccessiva e sul gioco dello zucchero residuo.
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