Quando
le piante fotografano il luogo.
Il
luogo, a differenza dello spazio euclideo, è una parte della superficie
terrestre che non equivale a nessun altra, che non può essere scambiata con
nessun altra senza che tutto cambi.
Nulla
è equipollente dalla terra ai microbi, dalle giaciture ai lieviti di cantina,
alle tecniche, alla luce, all’aria.
I
vegetali hanno una certa capacità di spostamento che li porta a doversi
ambientare (sia per cause naturali, sia per opera dell’uomo) ad ambienti
diversi, simili magari a quelli originari ma mai uguali (con buona pace dei
tecnoriduzionisti).
Le
più o meno sottili variazioni del genius loci incidono sui loro organismi che
mutano e si adattano e si contaminano con l’ambiente.
E
l’ambiente ne rimane contaminato in un processo di influenza bilaterale,
sottile e dinamica.
Dimostrazione
ne è, se ce ne fosse bisogno, questo vino.
Ottenuto
da piante, sicuramente non conosciute
per il loro carattere “internazionale”, nate ed evolutesi in altri luoghi su
terreni però non così dissimili e qui la mera analisi geologica segna il passo.
Ebbene
il vino che si ottiene da queste turiste vegetali è parecchio differente
dall’archetipo di grignolino che abbiamo nella nostra memoria olfattiva.
L’ambiente
anzi meglio il terroir gli da una nuova connotazione anomala per gli amanti del
varietale.
Poche
spezie e tannini meno vegetali più fluidi, rotondi, frutti in secondo piano,
acidità più contenuta, molta setosità e refoli di goudron e liquirizia e
terziari quasi fumè.
Un
vino godibile e liscio come un ciottolo di
fiume.
Forse
non riconoscibile come Grignolino.
Oppure
riconoscibilissimo come grignolino di Barbaresco.
L’ecosistema
prende forma nel liquido idroalcolico.
E
noi l’abbiamo bevuto con godimento e leggera perplessità di fronte ai misteri
sottili che permeano la vita.
Bonne
degustation.
Luigi
Compagni
di merenda Fabrizio Gallino che ci ha fatto conoscere questo vino e DavideMarone infaticabili ricercatori di anomalie.
racconto bellissimo
RispondiEliminaGrazie, Fabio, detto da te mi rincuora.
EliminaL'etichetta mi garba assai.
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