Opera
di Maurizio Donadi che cerca nei microbi e nella vitalità biologica le risposte
alla stabilità e sanità del vino.
Bella
bottiglia e bella grafica, che non fa male.
Stappo
e fa un botto sonoro.
Liquido
opalescente di bella lucidità e riflessi vivaci.
Goloso.
Impatto
agrumato di pompelmo e lieviti e fiori secchi.
Pompelmo
in polpa e in buccia sia al naso e sia in bocca e forse fieno odoroso.
Asciutto
e dritto e amarognolo.
Dissetante.
Sgrassante.
Sapido
(mi ha ricordato il citron confit magrebino, fette di limone salate e poi messe
sott’olio).
Masticabile.
Elegante
senza essere estremo, direi.
Anche
se è vino da spiegare ai neofiti, per la sua torbidità, per la sua secchezza.
Con
focaccine cotto e bufala, ‘a morte sua.
Da
tenerne sempre un paio in frigo.
Bonne
degustation
Luigi
Poscritto
Campione
omaggio inviatomi direttamente dal produttore.
Fa
il paio con quello di Carolina Gatti.
Bellissima espressione di un territorio starordinario che è il Piave, un Colfòndo che non dimentichi facilmente, attrae, seduce..."Naturale"!!!
RispondiEliminaGrazie di questa meravigliosa descrizione del Casa Belfi colfòndo 2010... È un vino che racconta la tradizione della bolla trevigiana !!!
RispondiEliminaGrazie grazie grazie
MD
Non ho mai avuto il piacere di assaggiarlo ma, dalla descrizione che ne fai, assomiglia molto al sauvugnon rifermentato in bottiglia di Le Barbaterre.
RispondiEliminaNon è che la rifermentazione con torbidità di lievito tende ad accomunare i profumi e sapori, vedi agrumato, pompelmo, sapido, finale amarognolo, ecc. ?