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domenica 16 settembre 2012

Gattinara 1974, Bastone. Di N. Desenzani


Ancora vivo e acido. Nell'ossigenarsi montano (bevuto a quota di oltre 900 metri), evolve. Su binari di grande austerità e grande beva. Un ricordo lontano di fruttini rossi, su una base che rimanda più alla radice e all'incenso. Terziari moderati e semplici su un tessuto ancora giovanile e carnoso. 
Sempre più opaco man mano che la bottiglia si svuota. Gran consistenza. Strano da un vino così vecchio e conservato in verticale. E che forse ha visto più di un principio di congelamento (cantina di montagna).
Si beve facile facile.
Il colore ancora abbastanza acceso e solo appena mattonato.
Dopo qualche ora forse è all'apice.
Fresco ed ecclesiastico lascia in bocca nitido il sapore dell'acino.
Pare quasi impossibile.
La bocca è pulita e lievemente balsamizzata.

Bella bevuta inattesa e ancora una volta il piccolo artigianato ha da raccontare qualcosa di importante.
E produce opere mirabili.



Non vi è molta traccia di questo produttore. Sul web quasi niente eccetto una citazione sul Catalogo Ufficiale 
dell’Esposizione Internazionale di Torino del1911 nelle cui appendici vengono nominati “Colombo e Bastone” di Gattinara in qualità di produttori di “Vino fino da bottiglia”.
Appendice
Etichetta scritta a mano.

7 commenti:

  1. Di recente ho assaggiato un barbaresco di Bondonio 1970 comprato nel 1975 in damigiana e poi imbottigliato da un mio amico in casa, etichetta scritta a mano, conservato perfettamente in cantina salubre e al buio, all'assaggio straordinario, una bevuta indimenticabile.
    Per non parlare di una barbera del 1970 da Valdibà in Dogliani di un piccolo vignaiolo che non c'è più, buonissima e perfettamente conservata.
    Nel passato grandi vini si potevano comprare in damigiana e con calma si potevano imbottigliare a casa.
    Queste bevute mi fanno riflettere.

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  2. Desenzani,quando viene a Roma ho messo da parte unGrignolino del Monferrato Casalese di Gaudio Amilcare "Bricco Mondaino" del 96 promesso a Luigi Fracchia,venga anche lei lui non saprebbe apprezzare(:_

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  3. Caro Desenzani, quando viene a Roma, dopo che è passato da Manilo, passi anche da me. Ho da parte un tertre rotebouef del 97

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  4. mamma mia! ogni volta che leggo un tuo post mi sembra di venire inebriata dai vini che ci racconti! grazie!

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  5. @manilo @gastrofanatico appena posso verrò a riscuotere ;-) Grazie.
    @Ginger è sempre uno dei più bei complimenti che si possano ricevere scrivendo di vino, molte grazie; mi ha dato una botta di autostima :-)

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  6. @tirebouchon Da bottiglie del genere si capisce quanto sia da valorizzare l'aspetto artigianale del vino.

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    1. Molto d'accordo con te, mi ci sono voluti molti anni per comprendere questa semplice cosa che è essenziale nella comprensione della materia vino, certo i media del settore non hanno aiutato nel passato, ma ora finalmente le cose stanno cambiando e si respira aria nuova.

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