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lunedì 30 aprile 2012

enodissidenze. dalla parte delle radici.


Festa contadina nel cuore della città.



Spigolando sul sito delle enodissidenze ho trovato questa dichiarazione:

“La naturalità delle produzioni non è il punto distintivo, la consideriamo un prerequisito da dare per scontato.
I contadini di Enodissidenze sono anzitutto etici e, ognuno a suo modo, sovversivo.”

Mi trovo in sintonia con questo concetto e ultimamente non riesco più a leggere, né tanto meno fare mie le inutili e sterili diatribe fra i sostenitori del bio vs biodinamici a loro volta vs chimici che guardano ciecamente all’interno del loro vigneto senza mai alzare lo sguardo verso ciò che succede nel fondovalle.
Prima bisogna rifondare una nuova socialità, nuovi mercati, un nuovo mondo e fermare lo sperpero intollerabile di risorse ambientali e umane a cui siamo soggetti.
Poi solo poi.
Discetteremo di quale metodo bio sia migliore.

Ecco i vignaioli che  verranno alle officine corsare a Torino il 5/6 Maggio:
Giovanni Canonica - Barolo (CN)
Giuseppe Rinaldi - Barolo (CN)
Cappellano - Serralunga d'Alba (CN)
Serafino (Teobaldo) Rivella - Barbaresco (CN)
Ezio Cerruti - Castiglione Tinella (CN)
Carussin - San Marzano Oliveto (AT)
Cascina Tavijn - Scurzolengo (AT)
Lo Spaventapasseri - Mombaruzzo (AT)
Iuli - Montaldo di Cerrina (AL)
Valli Unite - Costa Vescovato (AL)
Andrea Tirelli - Costa Vescovato (AL)
Cascina degli ulivi - Novi Ligure (AL)
Odilio e Mattia Antoniotti - Sostegno (BI)
Cantine del Castello Conti - Maggiora (NO)
Clarea Vini - Chiomonte (TO)
Coop La Vigna - Montecalvo Versiggia (PV)
Podere Il Santo - Rivanazzano (PV)
Ca' del vént - Campiani di Cellatica (BS)
Cascina Belmonte - Muscoline (BS)
Az. agr. Gatti Lorenzo - Ponte di Piave (TV)
Monte dall'ora - San Pietro in Cariano (VR)
Lorenzo e Cristoforo Aldrighetti - Marano in Valpolicella (VR)
Cinque campi - Puianello di Quattro Castella (RE)
Denny Bini - Coviolo (RE)
Cardinali - (PC)
Massa Vecchia - Massa Marittima (GR)
I Botri di Ghiaccioforte - Scanzano (GR)
Il Cerchio - Capalbio (GR)
Podere Le Boncie - Castelnuovo Berardenga (SI)
Colleoni - Podere Sante Marie - Montalcino (SI)
Stefano Amerighi - Cortona (AR)
Fattoria Cerreto Libri - Pontassieve (FI)
Marco Merli - Casa del Diavolo (PG)
Emanuele Rasicci - Controguerra (TE)
Marca di San Michele - Cupramontana (AN)
Fiorano - Cossignano (AP)
Grifalco della Lucania - Venosa (PZ)
'A Vita - Cirò (KR)
L'Acino - San Marco Argentano (CS)
Presa - San Gregorio (CT)
Burja - Vipava (Slovenija)
Klinec - Medana (Slovenija)
C&G Vergé - Macon (Bourgogne, France)

ALTRI CONTADINI/ARTIGIANI

Casa dei tajarin di Mauro Musso - Alba (CN) LA pasta artigianale
San Giovanni Vecchio - Moncestino (AL) macelleria e salumi
Piccolo forno Marziali - Saludecio (RN) fata roba!
Orto Pian del Bosco - Fossano (CN) ortofrutta
Danilo Basili - Orvieto (TN) olio/altri
Costa Digiano - Cingoli (MC) olio
Cucina-To - Torino gastronomia
Birrificio Baladin - Piozzo (CN) birra
Tano Malannino - Caltagirone (PA) ortofrutta
Corrado Iacono - Noto (SR) olio
Pianpicollo - Levice (CN) miele
Su Nuraghe - Ponte Pattoli (PG) formaggio e salumi
La Bucolica - Fivizzano (MS) piadine di castagna


7 commenti:

  1. Elite spaventosa di grandi vignaioli alle officine corsare!

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    1. Sì e per Torino, città piuttosto introspettiva e distratta, è una grande novità, bisogna veramente ringraziare critical wine e Marco Arturi che hanno saputo agglutinare così tanti vignaioli in un periodo dell'anno per loro assai laborioso.

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  2. Sono d'accordo: Poi solo poi. Discetteremo di quale metodo bio sia migliore.

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    1. Da un po' di tempo mi frulla nel cervello l'immagine di un vigneto stupendo, biodinamico, biodiverso attorniato da capannoni e parcheggi asfaltati!
      E' questo che vogliamo? Chiudere gli occhi su ciò che succede ed esercitare l'etica solo nelle ristrettezze del nostro campicello?

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  3. siamo un bel gruppo di persone che verrà a torino.
    io non mi identifico in una certificazione bio- biodinamica- bioqualcosa; cerco di fare le cose fatte bene, dove per fatte bene intendo in sintonia con la terra, e quello che sta sopra.
    la cosa che a me fa un pò pensare non è tanto essere qualcosa di identificato, ma proporsi come persone "naturali, bio qualcosa" quando non si ha la vigna; oppure proporsi nello stesso modo quando non si opera in quel modo, quando non si sanno che trattamenti vengono fatti, come è la gestione del suolo, cosa si usa esattamente in cantina perchè non siamo noi in primo piano ad occuparcene.
    quando insomma si vuol far passare per naturale un qualcosa di tradizionale riesumato solo perchè fa moda o per cavalcare l'onda.
    per mia personale esperienza e "credo" ritengo che fare vino sia una scelta, oppure un destino, in cui uno ci mette prima le mani (nella terra, nell'uva, nel seguire il tutto) e poi la faccia, le idee, l'esperienza.
    ecco, io a torino ci metterò proprio le mani e la faccia, chi passerà vedrà realmente se sono così o se sono fuffa.
    carolina.

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    1. Carolina,
      della tua sfrontata e coerente eticità non ho alcun dubbio e verrò a enodissidenze primo perchè ci sei tu, secondo per bere il tuo Raboso.

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  4. eh, ma certe volte è bene chiarire, quantomeno perchè in contrapposizione c'è gente non proprio etica e nemmeno del tutto naturale, che come minimo dovrebbe quantomeno avere la vigna di proprietà prima di dire che il vino prodotto è il proprio. Carolina.
    ps: va che il raboso nuovo spacca di brutto eh! :)

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