di Diego deLa
Con il caldo ormai arrivato, è giunto il momento di sbizzarrirsi in
bevute all’insegna della leggerezza e della freschezza d’animo. Partiamo con
una tipologia classica ossia le Saisons, birretradizionali della Vallonia (Belgio),
infatti è proprio nei dintorni di Heinaut dove i lavoratori
stagionali erano soliti dissetarsi nelle lunghe giornate di lavoro nei campi
con queste birre dal contenuto alcolico moderato. La loro razione giornaliera
era, di diritto, di cinque litri, considerate però che l'acqua per dissetarsi
era scarsa in estate e questa birre erano ampiamente sotto la gradazione media
delle altre birre belghe.
La produzione di questa tipologia di birre rappresenta una tradizione molto radicata nella zona, si pensi solo che chi non aveva gli strumenti per birrificare si faceva ospitare o affittava l’attrezzatura dai vicini di fattoria e le Saisons venivamo preparate in inverno con il materiale disponibile in fattoria, la base di malto e cereali tendeva a variare con gli anni e gli andamenti dei raccolti. Il lievito utilizzato era, ed è, un ceppo particolarmente caratterizzante e dalle capacità di attenuazione incredibili (l’attenuazione riguarda la capacità del lievito di fermentare gli zuccheri presenti nel mosto e nel caso dei lieviti saison non di rado si supera il 90%).
Questa di cui stiamo parlando è l’interpetazione di casa Dupont, ed è diventata negli anni il metro di paragone per questo stile che nel frattempo è stato codificato, per rimanendo uno stile aperto alle più disparate interpretazioni, basti vedere l’invasioni di Saisons/Farmhouse Ales americane che vanno in botte e fanno uso di lieviti selvaggi oppure che utilizzano cereali e ingredienti inusuali.
Nel bicchiere il colore è dorato, tendente all’aranciato, la schiuma è bianca, fine e molto persistente.
Al naso è tutto un caleidoscopio di aromi, vi è un attacco di miele millefiori, polpa di pesca, un bel aggrumato, fiori bianchi e il tocco magico del lievito che riesce a donare sentori rustici, legnosi, di cantina e pepati.
In bocca, la musica non cambia, il corpo è esile, la carbonazione medio-alta; aggrumato, speziato e pepato accompagnati da un leggero tocco acidulo rendono la bevuta deliziosa e rinfrescante. Il finale vira sull’erbaceo da luppolo ed è secchissimo invitando alla beva.
Un capolavoro di bevibilità ed equilibrio, birra che rifermenta ed evolve in bottiglia, semplice e nobile allo stesso tempo, un classico imbattibilie.
La produzione di questa tipologia di birre rappresenta una tradizione molto radicata nella zona, si pensi solo che chi non aveva gli strumenti per birrificare si faceva ospitare o affittava l’attrezzatura dai vicini di fattoria e le Saisons venivamo preparate in inverno con il materiale disponibile in fattoria, la base di malto e cereali tendeva a variare con gli anni e gli andamenti dei raccolti. Il lievito utilizzato era, ed è, un ceppo particolarmente caratterizzante e dalle capacità di attenuazione incredibili (l’attenuazione riguarda la capacità del lievito di fermentare gli zuccheri presenti nel mosto e nel caso dei lieviti saison non di rado si supera il 90%).
Questa di cui stiamo parlando è l’interpetazione di casa Dupont, ed è diventata negli anni il metro di paragone per questo stile che nel frattempo è stato codificato, per rimanendo uno stile aperto alle più disparate interpretazioni, basti vedere l’invasioni di Saisons/Farmhouse Ales americane che vanno in botte e fanno uso di lieviti selvaggi oppure che utilizzano cereali e ingredienti inusuali.
Nel bicchiere il colore è dorato, tendente all’aranciato, la schiuma è bianca, fine e molto persistente.
Al naso è tutto un caleidoscopio di aromi, vi è un attacco di miele millefiori, polpa di pesca, un bel aggrumato, fiori bianchi e il tocco magico del lievito che riesce a donare sentori rustici, legnosi, di cantina e pepati.
In bocca, la musica non cambia, il corpo è esile, la carbonazione medio-alta; aggrumato, speziato e pepato accompagnati da un leggero tocco acidulo rendono la bevuta deliziosa e rinfrescante. Il finale vira sull’erbaceo da luppolo ed è secchissimo invitando alla beva.
Un capolavoro di bevibilità ed equilibrio, birra che rifermenta ed evolve in bottiglia, semplice e nobile allo stesso tempo, un classico imbattibilie.
Molto volubile nell'abbinamento, la consiglierei in
abbinamento con formaggi stagionati, caprini, carni bianche e, per chì ama sperimentare,
legumi.
[deLa]
Della saison di Dupont ho due ben precisi ricordi: la passione dell'amico Davide Cocco aka @studiocru per questa birra e un assaggio della versione bio. Hai altre saison da suggerirmi Diego?
RispondiEliminaa breve ne parleremo quì nel baretto, stay tuned!
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