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martedì 11 giugno 2013

squilli di trombe e rullìo di tamburi, vi presento una nuova amica del bar

L’altro giorno ero sulla cima di una collina a Costigliole d’Asti e mi sono sentito dire: “Architetto (con la deferenza di persona d’altri tempi ndr) il vino, il mondo del vino ha bisogno di cultura”.
La cultura che Lorenzo Corino intendeva è quella degli approcci interdisciplinari, delle visioni sconnesse degli amatori (che spesso vedono molto più lontano di chi guarda solo le proprie scarpe), gli sguardi aerei di chi sorvola con leggerezza e curiosità.
La curiosità infatti, unita alla capacità di creare liason anche azzardate fra pensieri e cose sono il motore primo di tante idee.
Per questo noi del bar, amici sul serio, appassionati e scalcagnati visionari, abbiamo deciso di aumentare la nostra biodiversità  inserendo un nuovo punto di vista del mondo agro/gastronomico/nutraceutico per cui ho il piacere, l’onore di annunciare che Rossana Brancato alias La Violetta Candita si è unita ai gestori del bar e fra una mezzoretta potremo leggere in pace il suo primo post pubblicato da noi.
E’ un post che tratta di un alimento all’apparenza semplice, quasi scontato, così normale e banale che è stato saccheggiato e svuotato di ogni valore ed è diventato l’emblema della cattiva agricoltura e della cattiva gestione industriale del cibo e della sua rapinosa e mercantile impostazione.
Nessuna etica in chi seleziona i cereali e in chi oggi li trasforma industrialmente in “pane”, sempre che si possa ancora chiamare così.
I campi di grano odierni, notateli, sono come delle moquette, fitti oltre ogni logica (la produttività si aumenta sia usando ibridi di prima generazione sia aumentando il numero di piante per ettaro), con piante basse (per evitare l’allettamento) sono dei campi del diavolo, costruiti dagli agronomi e biologi per essere irrorati di chimica (non potrebbero competere con le infestanti essendo così bassi), produttivi oltre ogni ragionevole limite e meccanizzabili, certo non per essere buoni e sani.
D’altronde la vitalità dei suoli coltivati a cereali è prossima a zero e i cereali prodotti sono sterili, eppure il consorzio microbico della terra è molto simile al consorzio microbico del nostro intestino tenue…
Luigi


Ps
la viola è un fiore apparentemente fragile ma che vive al freddo sino a quasi duemila metri di quota e non teme di essere sepolta per mesi da metri di neve, poi ai primi caldi buca spesse coltri di detriti del sottobosco e fiorisce spandendo profumo tutto intorno.
Mai confondere delicatezza con debolezza.

5 commenti:

  1. Benvenuta Rossana, un caloroso abbraccio!

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    1. Grazie per la calorosa accoglienza, sono tanto felice di occupare una seggiola al bar!

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  2. uh, che bello, non aspetto che leggerla. Grazie, a te ed a lei. Ps - tema caro e sensibile, i cereali.

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    1. Felice che anche tu sia sensibile ad un tema a me tanto caro :D

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  3. Grazie Luigi,
    il punto di vista sconnesso dell'amatore è anche il mio,
    curiosità e contaminazione interdisciplinare sono il mio pane,
    sono lusingata e felice di poterlo portare alla mensa del bar!

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