L’altro
giorno ero sulla cima di una collina a Costigliole d’Asti e mi sono sentito
dire: “Architetto (con la deferenza di persona d’altri tempi ndr) il vino, il
mondo del vino ha bisogno di cultura”.
La
cultura che Lorenzo Corino intendeva è quella degli approcci interdisciplinari,
delle visioni sconnesse degli amatori (che spesso vedono molto più lontano di
chi guarda solo le proprie scarpe), gli sguardi aerei di chi sorvola con
leggerezza e curiosità.
La
curiosità infatti, unita alla capacità di creare liason anche azzardate fra
pensieri e cose sono il motore primo di tante idee.
Per
questo noi del bar, amici sul serio, appassionati e scalcagnati visionari, abbiamo
deciso di aumentare la nostra biodiversità inserendo un nuovo punto di vista del mondo
agro/gastronomico/nutraceutico per cui ho il piacere, l’onore di annunciare che
Rossana Brancato alias La Violetta Candita si è unita ai gestori del bar e fra
una mezzoretta potremo leggere in pace il suo primo post pubblicato da noi.
E’
un post che tratta di un alimento all’apparenza semplice, quasi scontato, così
normale e banale che è stato saccheggiato e svuotato di ogni valore ed è diventato
l’emblema della cattiva agricoltura e della cattiva gestione industriale del
cibo e della sua rapinosa e mercantile impostazione.
Nessuna
etica in chi seleziona i cereali e in chi oggi li trasforma industrialmente in “pane”,
sempre che si possa ancora chiamare così.
I
campi di grano odierni, notateli, sono come delle moquette, fitti oltre ogni
logica (la produttività si aumenta sia usando ibridi di prima generazione sia aumentando
il numero di piante per ettaro), con piante basse (per evitare l’allettamento)
sono dei campi del diavolo, costruiti dagli agronomi e biologi per essere
irrorati di chimica (non potrebbero competere con le infestanti essendo così
bassi), produttivi oltre ogni
ragionevole limite e meccanizzabili, certo non per essere buoni e sani.
D’altronde
la vitalità dei suoli coltivati a cereali è prossima a zero e i cereali
prodotti sono sterili, eppure il consorzio microbico della terra è molto simile al
consorzio microbico del nostro intestino tenue…
Luigi
Ps
la viola è un fiore apparentemente fragile ma che vive al freddo
sino a quasi duemila metri di quota e non teme di essere sepolta per mesi da
metri di neve, poi ai primi caldi buca spesse coltri di detriti del sottobosco
e fiorisce spandendo profumo tutto intorno.
Mai confondere delicatezza con debolezza.
Benvenuta Rossana, un caloroso abbraccio!
RispondiEliminaGrazie per la calorosa accoglienza, sono tanto felice di occupare una seggiola al bar!
Eliminauh, che bello, non aspetto che leggerla. Grazie, a te ed a lei. Ps - tema caro e sensibile, i cereali.
RispondiEliminaFelice che anche tu sia sensibile ad un tema a me tanto caro :D
EliminaGrazie Luigi,
RispondiEliminail punto di vista sconnesso dell'amatore è anche il mio,
curiosità e contaminazione interdisciplinare sono il mio pane,
sono lusingata e felice di poterlo portare alla mensa del bar!