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venerdì 7 giugno 2013

De Dochter van de Korenaar, “L'enfant Terrible”


Ascoltando questo brano (vi prego di CLICCARE per meglio capire il mio stato di alterazione acida).
Ho ripensato al fatto che è un po’ di tempo che non bevevo Lambic, Gueuze.
E so che ci sono un paio di lettori che si aspettano novità a riguardo.
Per cui mi sono stappato una Gueuze di De Dochter van de Korenaar, “L’Enfant Terrible”.
Un’esplosione di spuma ovunque, un vulcano in eruzione.
E già si spandono i profumi tipici del Lambic anticipatori di acidità.
Invece in bocca è ricca e grassa e questa ricchezza e grassezza attenua il volano acido e la rendono “semplice” e bevibile senza eccessi di altre Gueuze.
E, visto che la vita, ultimamente mi ha riservato un po’ troppe spine, queste delicatezze mi piacciono e me la finisco in un battibaleno tuffando il naso nella schiuma ambrata e persistente con avidità.
Tutto sommato non così Terrible questo enfant!
Kampai


Luigi

ps
Diego De La Cuerva ne parla qui meglio di me

5 commenti:

  1. Interessante capire le diverse cause della grande acidità di queste birre (anche se questa mi pare di capire non lo sia particolarmente). Frugando qua e là in rete leggo che le variabili potrebbero essere temperature di fermentazione alte (direi non controllata visto che queste tipologie fanno fermentazione spontanea)e affinamento in botti piccole.
    Mi chiedo questo perché questa potente acidità mi è capitato di trovarla anche in alcuni vini.

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  2. ottima birra, generalmente l'acidità è prodotta da un'aggiunta di Bretttanomyces e Lactobacillus che in questo caso vengono aggiunti in seconda fermentazione dal birraio stesso, la base di questa birra è la Bravoure (belgian smoked ale).
    La berrei quasi tutti i giorni

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    1. Grazie per essere passato dal bar e avermi segnalato il granchio che ho preso, questa non è una gueuze ottenuta dalla miscela di più Lambic ma un prodotto diverso ottenuto con basi differenti e comunque inoculato e non a fermentazione spontanea.
      Kempè

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  3. anche io ci ho messo un pò a capirlo, anche xche la scritta Geuze - style è parecchio..."ambigua"

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    1. Anch'io sono stato tratto in inganno dall'etichetta che sembra fatta per i consumatori anglofoni con poche specifiche su quello che lo stile o la tipologia.
      "Serve very cold" leggevo e pensavo a Van Roy di Cantillon che ha mandato indietro delle sue birre troppo fredde...

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