Pagine

lunedì 5 marzo 2012

una mela al giorno

Un post veloce veloce per parlare di Sidro metodo ancestrale Maley.



Da meleti* centenari della Valle d’Aosta.
I meleti, anche solo singoli eroici meli, in tutto l’arco alpino si arrampica(va)no e fruttifica(va)no sino ad altitudini proibitive milletrecento metri e più.
Qualche pianta residuale si incontra ancora mista a peri e ciliegie e prugne lungo le strade di servizio ai campi.
In Valle d’Aosta hanno recuperato meleti e tecnologia per ottenere.
Dalle mele Raventze e Coison de Boussy con aggiunta di pere Blesson.
Spremute nella distilleria di Novalaise, fermentate con lieviti indigeni sino a 2,5%vol.
E poi imbottigliate per proseguire la fermentazione sino a 4,5%vol.
Un sidro profumatissimo e inebriante.
Bevanda antica quanto la birra e più del vino.
Mela in purea, violetta e leggerissimo ma intrigante sentore di champignon.
Arancia.
Morbidissimo e fresco.
Lieve residuo zuccherino.
Masticabile.
Impossibile non finire la bottiglia.
Intrigante abbinamento nella cucina zenzerosa e profumata dei ristoranti asiatici o fusion.
Aperitivo godurioso.
Glu glu va giù
Bonne degustation

Luigi



Bottiglia avuta in gradito omaggio da Simone Morosi.

*Spesso i meleti dedicati alla produzione di sidro e distillati utilizzavano varietà di mele molto simili a quelle selvatiche, spesso propagate per seme, i cui frutti sono immangiabili perché piccoli e acidi e amari e duri ma perfetti a saperli miscelare per le fermentazioni e le distillazioni.


6 commenti:

  1. Adoro il sidro anche se non mi capita quasi mai di berlo - mi ricorda il mio nonno polacco che quando ero piccola tentava di farselo home made, usando le mele di un albero gigantesco nel giardino dietro casa. Grazie per avermi ricordato questo piccolo aneddoto :)
    A questo punto devo provare questo! chissà se si trova anche a Roma?

    RispondiElimina
  2. mi hai fatto venir voglia, maledetto te! ;)

    RispondiElimina
  3. Ricordo un marmitako innaffiato a Lekeitio (Paesi Baschi)con Sidro. Mi sai dire (anche con msg priv.) in quali enoteche si trova il prodotto da te recensito?

    RispondiElimina
  4. Cavolo Luigi, non sapevo che si facesse sidro in Val D'Aosta.
    Questo sembra anche buono, non è facile.
    Ho trovato qualcosa di buono in Bretagna, ma bisognerebbe conoscere bene il mercato.
    Ho assaggiato dei tentativi in Alto Adige, con le mele Weirouge, ma devono ancora affinare la tecnica.
    Questo lo si deve provare a tutti i costi...

    RispondiElimina
  5. Il sidro della Valle d'Aosta è una scoperta anche per me. Metodo ancestrale...mele Raventze e Coison de Boussy con aggiunta di pere Blesson...qui c'è molto da imparare.

    RispondiElimina