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lunedì 21 marzo 2011

ruevielledutempleglouglourestaurantparis03marais

Paris 3°arrondissement Marais.
Rue vielle du Temple e viuzze limitrofe.



Profumi e sguardi di una Parigi preottocentesca rimasta miracolosamente intonsa dagli interventi di “riqualificazione” urbana del Barone Haussmann a metà 1800 d.c.
Un pezzo di resistenza urbana.
Prima era l’orto di parigi.

Poi un’area di espansione seicentesca, Place de Vosges ne è uno splendido esempio.
Poi zona della moda.
Certe volte mi inquieta pensare che stò calpestando ex brani di campagna, quando non ex foreste secolari che ora sono sotto metri di terra, al centro di un’area urbana enorme, cementificata, puzzolente e pesantemente antropizzata.
Ho letto che in una delle prime spedizioni romane verso la gallia le legioni camminarono per 40 giorni senza uscire dalla foresta.

Comunque sia, cammino e le vie mi rimandano l’eco del ghetto ebraico di Parigi.
Comunque sia, cammino e le vie mi rimandano l’eco di una Francia non ancora affetta dalla sindrome della Grandeur.
E dalle architetture fuori scala.
La gente intorno cammina inconscia del fatto che prima fosse stata foresta, poi orti, poi città, poi ghetto, poi metropoli.


Qualche  turista scampato e disperso dalla girandola di Rue de Rivoli e del Beaubuorg, molte boutique, molti antiquari, molti negozi alimentari Kasher, molti locali, belli però, non acchiappa gonzi.
Nelle vie più interne continua il commercio all’ingrosso di gioielli e maroquinerie e la vita di tutti giorni.
Lusso ma moderatamente sottotraccia.
In uno di questi locali siamo entrati per mangiare qualcosa.


Il Glou di fronte al museo Picasso in rue Vielle du Temple 101, Paris 03.
Ragazzi giovani e disponibili e rapidi, in un ambiente grazioso, ben progettato e con una grafica accattivante.
Menù con slanci internazionali e puntate nella tradizione.
Vini al bicchiere decisamente a buon prezzo con vasta scelta e la possibilità di acquistare la bottiglia a emporter con grosso sconto.
A mia figlia il posto è piaciuto subito, molto cool, molto mood e ha cominciato a mangiare patate di Noirmoutier e salmone affumicato.



Noi abbiamo mangiato soba con cappesante, merluzzo su letto di patate la ratte, parmentier de boeuf e puree di patate, tartare di carne Aubrac con patate fritte e insalata, selezione di formaggi, torta al cioccolato fondente con panna, cheese cake alla vaniglia bourbon, caffè.
Menù a 15 euro alla carta circa 30/35 senza vini.
Ci siamo trovati bene, cullati dalle conversazioni anglo francesi dei vicini e dalla gentilezza dei camerieri.
Abbiamo bevuto un ottimo Vouvray di Sébastien Brunet metodo classico spumoso e fresco e citrino.
Poi  uno Saumur aoc” l’insolite” 2007, di Thierry Germain del domaine des Roches Neuves.
Con profumi di pompelmo e limone e salvia e zenzero, mineralità un po’ chiusa e una  bocca rotonda ma sgrassante con fruttato e leggero vegetale, buono ma  non un tipicissimo vino della Loira.
Andate al Beaubourg, il relitto colorato e pulsante di Rogers e Piano, al di là, dell’inevitabile tourbillon turistico offre sempre bellissime mostre.
Prendetevi un caffè o un croque monsieur al bar dell’ultimo piano, la vista vale il viaggio.
Bonne degustation

Luigi


3 commenti:

  1. Questo Saumur sembra veramente simpatico.

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  2. Sì molto bella l'etichetta che non guasta, buono il vino, è però una versione un po' più morbida del solito, forse perchè vinificata in legno e affinata in legno piccolo.

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  3. passeggiata fatta con meraviglia e attenzione poche settimane fa..Acc mi è sfuggito "quel" ristorantino, ma il fascino del Marais lo porto ancora nel cuore e ha conquistato anche mia figlia (una storica ..imprestata al marketing..)Straordinario il contrasto tra ieri e..domani.
    Belle foto..tra l'altro:-:)

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