Non ho capito tantissimo di questo produttore, se non che Ezio Voyat, morto nei primi 2000, è stato uno dei protagonisti della rinascita enologica della Val d’Aosta negli ultimi 20, 30 anni (credit to enofaber). Che è ben conosciuto un suo moscato passito detto “Ambrato Le Muraglie”. Che la composizione del suo rosso è peculiare, con dolcetto e altri vitigni tipici della zona come il petit rouge e il gros vien. Che questi vini sono conosciuti dagli appassionati americani, in particolare a New York. Che dunque c’è qualche informazione su Cellartracker e addirittura qualcuno premia il suo rosso con 100 punti. Che gli eredi Voyat hanno preso il testimone e continuano la produzione.
Che si tratta di viticoltura eroica.
Come dicevo ha un’etichetta che mi piace un casino.
Quindi mi sono attivato e oltre a trovare a Roma da Trimani il Rosso 2008, sono anche riuscito a trovare una bottiglia dello stesso vino del 1993, o almeno l’enotecario la datava in questo modo, perché essendo vino da tavola, per rifiuto della DOC da parte del produttore, non vi è traccia di datazione in alcuna parte della bottiglia, né in etichetta, né sul tappo.
Scoprire vini nuovi dà sempre una certa eccitazione. E se in più si parla di produttori tradizionali, magari estinti, io mi illumino e le mie aspettative vanno alle stelle.
Rosso "Le Muraglie" 2008
Leggermente chiuso all’inizio, ma già fresco ed equilibrato, si apre lentamente, fino a divenir molto beverino e sempre più armonico. Bella materia, dinamica e vitale, forse un po’ impostato e tecnico per i miei gusti e in leggerissimo difetto di sostanziosità, con la quale a mio parere avrebbe guadagnato in piacevolezza e digeribilità. Frutta rossa e sentori più caldi di foglia di pomodoro, un nucleo austero e composto. Soggettivamente la mia mente è andata al Dolcetto, ma anche al Rossese di Dolceacqua e appena al Pinot Nero, ma alla lontana. Non v’è dubbio che appaia come vino adatto a invecchiare bene. Col livello di verificabilità che hanno queste affermazioni.
Rosso "Le muraglie" 1993
Indubbiamente lo stesso vino! Ma qui c’è una marcia in più. Insieme a un fruttino ancora integro, si è sviluppato un sentore di cuoio molto elegante. Mantiene grande freschezza.
Il naso è spettacolare, coll’anticipo del cuoio e del mirtillo del palato, e di una piacevole acidità pungentina e forse in lontananza un che di torrefazione. E una impressione quasi materica di incipriatura che hanno spesso i Pinot noir. Ritornando in bocca segnalo un’alcolicità che riporta a vecchi alambicchi e legni altrettanto usati. Una salatura che viaggia insieme al fruttato fresco conditi da un tenue terziario.
Bel sorso di austerità sapida. Riferimento mnemonico a tratti i nebbiolo di Ar.Pe.Pe.
Buonasera sig.r Voyat,
RispondiEliminaio sono stato un suo cliente dal 1987 al 2002
gest. rist neuv caval 'd brons di Torino sas 1997-2002c...........
ho assaggiato una sua bott di Rosso Le Muraglie messa da me in OMAGGIO in scaletta di degustazione con altri 7 produttori di vini rossi Valle d'aosta-Piemonte in compagnia di colleghi ristoratori e Sommelier's AIS Professionisti .......ma non avendo l'annata sull'etichetta non ho potuto dare dei riferimeni precisi....... mi domandavo gentilmente se lei potesse risalire all'ultima FF d'acquisto per risalire all'annata ( potrebbe essere il lontano 1997 ma non ne ho la certezza ).
in attesa di questa info le inVio un cordiale saluto.
Franco Rossino
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attualmente gestisco Osteria SERALE
pizzeria TOTO' & MACARIO DAL 2002 DI SANT'AMBROGIO DI TORINO 0119323665 DALLE 16,30