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venerdì 11 maggio 2012

prosecco gatti 2010

Azienda Agricola Gatti, Prosecco 2010.



Il prosecco nel 99% dei casi deve il suo frizzo tanto gradito ai consumatori, alla tecnologia enologica ed alimentare.
Vasche inox termocondizionate, impianti isobarici, nutrici, impianti frigoriferi, filtri brillantanti.
Lieviti secchi e filtrazioni e chiarifiche.
Tutti impianti costosi e energivori.
Tutte tecniche di cantina piuttosto invasive.
Faccio fatica a far rientrare vini così nella categoria dei vini di territorio.
Problema mio, di sicuro, lo sapete sono stolido e reazionario.



Ebbene questo Prosecco, invece, è figlio della terra e dei vignaioli che lo producono.
E’, a suo modo etico, perché viene prodotto in vasche di cemento senza controllo delle temperature, senza inoculo di lieviti secchi selezionati, non viene chiarificato né filtrato e la rifermentazione avviene in bottiglia.
I lieviti della seconda fermentazioni sono lasciati dentro, “sur lie” appunto.
Sorrido pensando all’energia incontenibile e iconoclasta di Carolina Gatti e i suoi, adorabili, comportamenti anticonvenzionali e il suo esercizio quotidiano della coerenza e della sincerità.
Ama il suo lavoro, i suoi vini e la sua terra.
E nei vini si sente questa forza.

Carolina Gatti

Ben fresco di frigo versatelo in calici ampi, quelli da rossi van bene.
Oppure proverei a scaraffare piano piano per non sgasarlo.
E poi un leggero sulfureo diventerà un gradevole fumè.
Arrembanti profumi vegeto-linfatici e citrici diventeranno sempre più pompelmosi e avvolgenti.
Bucce di agrumi amari su un corpo fresco e dritto.
Salgemma in bocca e limone.
Secchissimo senza residui zuccherini.
Buono, molto lungo, saporito, da sgargarozzarsi in compagnia.
Ottimo anche il 2008 da Magnum, segno che c'è materia anche per gestirne l'evoluzione.

Molto buono anche il Raboso 2009, vino da lardo come dice Carolina, secchissimo, profumato, di un’acidità graffiante e ammaliante.

Incredibile il blend di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, campione da vasca servito da una bottiglia di plastica, il contrasto fra il trash del contenitore, l’incontenibile parlata di Carolina e la bontà celestiale del vino mi ha condotto ad un passo dalla sindrome di Stendhall.
Vittorio Rusinà ed io soffochiamo di risate al solo ripensarci.
Bonne degustation

Luigi



9 commenti:

  1. Carolina Luna Gatti è simpaticissima, travolgente e professionale. Come il suo Prosecco, che può ingannare per la facilità di beva. Dietro questo vino c'è pazienza e passione. Hai fatto bene a scriverne e mi riconosco nell'apprezzamento. Bravo!
    Nelle Nuvole

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    1. Cara NN,
      la tua partecipazione ai commenti mi emoziona e mi inorgoglisce e sono felice di condividere con te l'affetto verso Carolina e i suoi vini.

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  2. un grande vino. e poi Carolina ... non si può aggiungere molto.

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  3. gente, piango. davvero mi sono commossa che i miei bambini somiglino così tanto alla scapestrata madre.... vuol dire che c'è materia :) grazie luigi. adesso parto per l'abruzzo un pò più felice, spaccherò il mondo! :) carolina.

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    1. Il Cabernet a Navelli lo porti dentro un secchiello di Hello Kitty?

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    2. ciao, niente cabernet a Navelli, non avevo contenitori idonei :)))
      carolina

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  4. Vignaiola in grande crescita Carolina Gatti, il suo Cabernet Mix da vasca ne è la prova (piacevolezza alla francese,con Luigi abbiamo pensato Loira) ma anche il suo essere fuori da logiche conformistiche e markettare ha un suo fascino.

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    1. dici che son così in crescita che divento 1 e 80?
      Carolina

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  5. Grande Luigi, paladino dei lieviti indigeni.
    Questo, come tanti, mi mancava. Devo trovare dove procurarmelo.
    Sembra che Fabio ne sappia qualcosa...
    Proverò con lui.
    Ciao.

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