Aver
aperto il bar a due Emiliani come Andrea e Riccardo mi ha portato, inevitabilmente a
bere Lambru e altre amenità frizzanti per lo più sconosciute in terra sabauda.
Non
me ne pento affatto perché i nuovi avventori sono molto simpatici e i vini che
hanno portato sono “vini amorosi”.
Sono
un inno alla profondità delle superfici, alla complessità del semplice,
organoletticamente viaggiano nella terra di nessuno, spesso demonizzata, della
piacevolezza, della sete.
Dissetano
e soddisfano, poi dopo se rimane il tempo, dopo le risate e i festeggiamenti,
magari, fanno pure pensare.
Sono
ancestrali? Colpiscono il corpo calloso e stimolano il lato più antico del
nostro cervello?
Io
direi di sì e ignorano il lobo frontale e le aree della parola, meglio, tanto
di parole c’è ne sono già tante e molte dette a sproposito (questo blog è
campione del mondo di parole inutili).
Questi
vini, ad esempio io adoro le malvasie frizzanti, danno dipendenza e obbligano
ad un consumo compulsivo e finiscono sempre molto prima degli altri.
Perché
me li avete fatti scoprire, amare, cosa mi attira nelle bolle, nelle spume
rossastre, nei tannini urticanti, nelle amaritudini aromatiche?
Credo
siano i vini più territoriali che ci sono perché contengono l’uva, i luoghi da
cui provengono, la mano del vigneron e anche la gioia del futuro bevitore,
forse per questo sono amorosi.
Kampai
Luigi
Poscritto
Sono
mesi che una bottiglia vuota di Lambrusco di Vittorio Graziano occhieggia da
uno scaffale dell’ufficio e chiede di essere raccontata ma non ero mai pronto,
mi sembravano sempre vuote le parole con cui avrei potuto descriverne i profumi
e i sapori.
Da
questa incapacità è nato il post.
Il Fontana dei Boschi mi piace coi suoi pregi e suoi difetti : ci sarebbero mille perchè e nessuno in particolare. La malvasia con le bolle puo' essere vino sublime (vedi il metodo classico di Podere Pradarolo), più in generale è probabilmente la mia bevanda (nel senso più nobile del termine) preferita in assoluto.
RispondiEliminaNic il Metodo Classico di Podere Pradarolo mi manca e questo è grave, dovrò porci rimedio, grazie di essere passato dal nostro bar.
EliminaCi passo sempre volentieri dal vostro bar perchè avete cose buone e non si paga. Il problema è che non si beve nemmeno e la sete resta, anzi cresce :-)
EliminaAllora ti aspettiamo alla prossima degustazione che faremo al "bar" però qualcosetta si pagherà.
EliminaOk cercherò di sopravvivere :-) P.S. Il Lambrusco, oltre al sughero, aveva un ulteriore tappo a corona? Se sì di che colore? Insomma, versione sboccata o col fondo?
EliminaNic se ti dico che non ricordo come era tappato mi leggerai ancora?
EliminaForse Riccardo che me lo ha omaggiato se lo ricorda.
"Dissetano e soddisfano, poi dopo se rimane il tempo, dopo le risate e i festeggiamenti, magari, fanno pure pensare." Questa frase Luigi è da incorniciare, spiega chiaramente la tipologia e rende l'idea del vino, dell'uomo e del territorio.
RispondiEliminaConcordo con Nic Marsél, i vini di Graziano, non solo il Fontana dei Boschi - tutti - attraggono appunto per non essere mai precisi. Ho grande stima per quell'uomo.
Al Vivit ho finalmente sentito tutti i vini di Podere Pradarolo (Spumante a parte) e mi hanno stupito davvero. Andarli a trovare in cantina, ormai è d'obbligo. Tra l'altro, sono passati su Odoriterziari e ci hanno pure invitati.