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lunedì 18 febbraio 2013

alexandre bain pouilly fumè pierre précieuse 2011 spring 2011



Ieri sera ho ordinato per innaffiare una ottima cena al Kitchen (dove per altro si mangia un gran bene ma si beve così così), un Sauvignon (io quando ordino un sauvignon lo so già in largo anticipo che è un gesto autolesionistico, si vede che devo punirmi semi inconsciamente di qualche mio eccesso).
Nello specifico, questo povero vino l’ho bevuto dopo aver assaggiato i due Pouilly-Fumè di Alexandre Baine.
Solo perché ero in centro alla stanza non ho rovesciato nei vasi il contenuto della bottiglia (e non c’erano neanche dei plumbachi nelle vicinanze).
Dunque parliamo di Baine e del suo splendido vino e dimentichiamo la brutta esperienza.
Freschezza in grande materia e pietrosità salina con lievi affumicature citrine, da berne secchi.
Chiunque abbia intenzione di fare o bere un sauvignon è bene che prima assaggi questi.

Ho incrociato Alexandre Bain a Les Affranchis un off salone a Montpellier, era al fianco di Saumon e vi assicuro che la batteria completa di vini da Bain a Saumon mi ha steso e ha innescato una sindrome neuronale, dopo mi aggiravo semincosciente per le sale sussurrando “Loire mon amour”.
Kampai

Luigi

Poscritto
Se andate a Montpellier è bene andare a Les Affranchis, piccola fiera satellite molto friendly, piena di belle ragazze (e ragazzi).

1 commento:

  1. Lo assaggiai un paio di anni fa e ne restai colpito.
    Non ha la profondità dei grandi Pouilly, ma una bella complessità e una bevibilità spaziale.
    Grande bottilgia.

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