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venerdì 25 novembre 2011

vinicolki colli di luni Santa Caterina vermentino albarola

Vini col Ki
Azienda Agricola Santa Caterina, Sarzana (SP).
Colli di Luni.

Foto di Vittorio Rusinà

Un territorio con licenza da terroir di rango.
Vigneti collinari con vista sul golfo dei poeti.
Il fantasma di Shelley e Byron che aleggiano sospinti dal grecale.
Il brusio sottotraccia dei bagnanti estivi.
La finta neve sulle alpi apuane incipriate dai fronti di cava.
Il rumore sordo dei marmisti e dei cantieri navali.
Per anni hanno dissetato con bianchi comuni i villeggianti alle prese con scottature e fritti di mare.
Il Vermentino la fa da padrone con residui di Albarola delle cinque terre e le prime anticipazioni di Sangiovese, Canaiolo e Ciliegiolo.
La Liguria comincia a cedere alla Toscana e le asperità montane alle piane alluvionali e più nell’entroterra ai rilievi preappenninici.
Andrea Kihlgren a Sarzana (SP) ha risistemato i vigneti di famiglia e vinifica con mano ferma ma gentile.
Tra ghiaie alluvionali del fiume Magra e argille rosse.
Un Vermentino dei Colli di Luni di classe limpida e di estrema nobiltà.
In queste condizioni climatiche le uve si deacidificano naturalmente per effetto del caldo e della mancanza di escursioni termiche.
Ebbene i suoi vini, profumati di erbe, sembrano invece verticali e affilati grazie ad una salinità e un amaricante impetuose.
Poi si allargano verso sapori caldi e maturi, sempre pizzicati da una leggera causticità.
Di Vermentino ne fa, da sempre dice, una versione il Poggi Alti, macerata sulle bucce, con un tannino vivido e ancestrale.
Vinifica anche un’Albarola in purezza da cui ne trae un vino antico, morbido, seducente, alcolico con memorie salmastre e allusioni ossidative da Catarratto, da Palomino.
Indolente come un pomeriggio di scirocco.
Produce anche un blend di Tocai e Sauvignon, il Giuncaro  potente, inebriante nei profumi, stordente come una giornata sotto il sole.
Montano lenti come onde e frangono rumorosi nei nostri palati.
Vini saporiti, scorrevoli, vini di mare.
Vini da bere mangiando sotto una topia inondati dalla morbida luce dell’occaso.
La cifra che li unisce è la nitida gestione della vinificazione e la nobiltà, sebbene vagamente languida, dei vini e, forse, del vignaiolo.
Bonne degustation



Luigi

1 commento:

  1. Santa Caterina è stata fra le più belle scoperte che ho fatto a Fornovo, i Colli di Luni sono un terroir che mi intriga assai.
    Santa Caterina è anche la conferma di quanto sia bravo Stefano Sarfati come selezionatore di vini,a questo punto mi sbilancerei dicendo di #vinicolki.

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