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mercoledì 4 febbraio 2015

Lode al malbo brisighellese, quello che nasce dalle "Vigne dei Boschi"

di Riccardo Avenia





Produttore: Vigne dei Boschi
Denominazione: Rosso Ravenna I.G.T.
Vino: Settepievi
Vitigni: presunto clone di Malbo per il 80%, 15% merlot, 5% Cabernet Sauvignon
Annata: 2003
Tit. Alcolemico: 14,5 % vol.
Caratteristiche: Fermenta spontaneamente in vasche, viene successivamente affinato per 18 mesi in piccoli legni di rovere.
Prezzo: 15/18 €
Url: www.vignedeiboschi.it

Prima di conoscere quello di Paolo Babini, non avevo mai sentito un malbo gentile vinificato in questo modo. Nella mia memoria, il vitigno è quello a bacca rossa diffuso principalmente tra le colline modenesi e reggiane. Quello che solitamente veniva usato in taglio con altri, perché ricco di zuccheri e polifenoli, per incrementare struttura, alcool, pigmenti e tannini. Insomma, uno di quei vitigni cosiddetti migliorativi.

C'è anche una leggenda - non fondata - dove si narra sia originario della California e che arrivi in Italia verso la fine dell'Ottocento, tramite un emigrato dalle origini genovesi (infatti viene anche chiamato Amabile di Genova). A rincarare il tutto, c'è l'assonanza con il vitigno malbeck, anche se, tra le due varietà, ci sono sostanziali differenze genetiche.

Qui però siamo in Romagna, sulle colline sopra Brisighella, zona altamente vocata alla viticoltura. Il clone di questo presunto malbo, si trovava in questo territorio già da tempo e viene recuperato dai Babini, da una vecchia vigna di chissà quanti anni. Personalmente non ho idea di quanto ci sia in comune tra il malbo in questione e il suo omonimo modenese/reggiano. Probabilmente solo Paolo, se passasse a trovarci qui al "bar", potrebbe raccontarci qualcosa di più. Ti aspettiamo :-)

In ogni caso, il Settepievi 2003 nel calice è profondo e scuro, tra spezie dolci, confetti e Frutta del bosco in marmellata. Un "tuttotondo" odoroso tra cioccolato, caffè, qualche richiamo alla pasticceria (probabilmente ceduta dai piccoli legni),  rosmarino e inchiostro.

Il sorso è freschissimo, snello, tra acidità e tannino ancora in splendida forma: chi l'avrebbe detto. Dinamico, i 14,5 gradi vanno giù avidamente, quasi impercettibili. Balsamico e sostanzioso - vedi frutto - sicuramente tangibile. Dunque rotondo, con struttura decisa, ma freschezza ad equilibrare il tutto. Retrogusto di frutta, a ripetersi, cioccolato e caffè. Con l'evoluzione "kurnegia", sì sì, avete letto bene, con sentori concentrati, scuri e densi.

Che cosa volete di più da un malbo brisighellese?

♥♥♥♥


P.S. Se la memoria non mi inganna, l'annata 2003 per Vigne dei Boschi, non fu così calda come in molte altre parti d'Italia. Infatti questo vino, con la sua grande freschezza ed un frutto intenso, conferma i miei ricordi.

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