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lunedì 5 settembre 2011

colli di luni 09 vermentinoDOC sarticola ottaviano lambruschi

Colli di Luni doc, Vermentino, Sarticola 2009.



Un territorio incuneato fra Toscana e Liguria, fra memorie di antiche civiltà e più recenti frequentazioni ottocentesche di languidi poeti inglesi (Shelley e Byron).
Ammorbato dallo sfruttamento industriale delle cave di marmo bianco di carrara.
Che rendono perennemente innevate le Alpi apuane.
E perennemente impolverate di talco bianco le direttrici verso il mare e i paesi montani.
Diviso fra i lavori all’arsenale di Spezia, alle cave o alla Oto Melara (a far cannoni).
Con il costume da bagnino d’estate a intrattenere torme distratte di turisti e bagnanti.
Dalle colline che hanno visto il naufragio di Shelley.
Ottaviano Lambruschi e suo figlio.
Si accaniscono a produrre vermentino.
Uva bianca con quarti di nobiltà avvezza all’ambiente marino.
Al caldo e alle scarse escursioni termiche.
Per confortare questa tesi (o perché io la voglio corroborare con le papille!).
Nascono in casa Lambruschi vini salini se non salmastri ingentiliti da toni dolci di frutta e agrumi e erbe officinali.
Caldo e moderatamente morbido, percorso dal salino e dall’acidità vivifica e agrumata.
Buonissimo in abbinamento con un dolcissimo Comtè férmiere del 2009.
La dolcezza burrosa e i profumi di fieno del formaggio si integravano perfettamente nel liquido che sgrassava con sale e acido.
Piccolo appunto il tappo siliconico sintetico di polietilene  usato con disinvoltura su una selezione che a mio parere merita di essere aspettata per alcuni anni ancora.
Forse, meglio il tappo a vite.
Bonne degustation

Luigi

6 commenti:

  1. grande terroir i Colli di Luni, e i Lambruschi sono vignaioli che vorrei tanto andare a trovare...dove hai trovato la bottiglia?

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  2. bella bottiglia, anche se è un vermentino che ha una faccia e dei lineamenti davvero diversi da quelli a me più familiari. per questo la trovo davvero una vera, bella bottiglia. anche se ... si potrebbe andare oltre con quella materia dorata e polverosa, ed il tuo riferimento al tappo non è per nulla buttato al caso. ci sarebbe da parlarne. e berne, ovviamente!

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  3. Effettivamente anch'io provenivo da vermentini isolani (sardi naturalmente) e per apprezzare quelli liguri, bisogna abituarsi alla loro magra e arsa sapidità, alla snellezza quasi amarostica incipriata di toni maturi ma di pochisiime dolcezze e grassezze.

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  4. Ciao Gigi, pochi giorni fa ho bevuto la stessa bottiglia ma vendemmia 2010. La cifra stilistica è la stessa, inconfondibile. Gran vino per me. Secco e tagliente, quasi anacronistico, soprattutto se abituati a vini di altri lidi.

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  5. La freschezza del 09 mi porta a pensare ad una lunga vita del liquido di Ottaviano Lambruschi, come sempre Gabri non hai pazienza!
    Però voi tre Vittorio (decano), Fabio e te siete maledettamente sul pezzo, impossibile trovare vini che vi sfuggano.
    Beato il vostro enotecario di fiducia!

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  6. ma con chi credi di avere a che fa re tu, eh??? :))

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