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martedì 5 novembre 2013

Sierra du Sud 2011, Gramenon. Di Niccolò


Gramenon ha uno stile.
Forse è la terra dove sono le viti che dà una forte impronta.
Ma quando arrivo a bere questo Syrah ci sento l'eco delle Grenache, la stessa qualità di freschezza, di frutto e polverosità.
Questa bottiglia ha un'acidità molto particolare, mentolata, di erbe, di acino d'uva.
Capisco ciò che mi piace di questi vini: la capacità di mettersi a fuoco un po' alla volta, dopo l'apertura.
Il sorso diviene nitido; c'è insieme il sud che fa della florealità quasi un pot-pourri e una specie di vena glassata fresca che trasforma la decadenza in una spinta di piacevole balsamicità, rinfrescando la bocca e lasciando il sapore dell'uva sulle mucose.
La trama è per l'appunto polverosa e il sapore pieno e rotondo.
E l'equilibrio di questo bel Syrah si legge in filigrana nel sottilissimo residuo carbonico.
Perfetto e aereo fa vibrare i fiori quasi secchi e prende il volo la beva.

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