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venerdì 1 novembre 2013

Alta Langa, Terra delle Nocciole

(di Andrea Della Casa)

“I vapori del mattino si alzavano adagio e le colline apparivano come se si togliesse loro un vestito
da sotto in su. La strada davanti era deserta ed immota, salvo per i voli e gli atterraggi dei passeri
e l’aria, la vicina e la lontanissima era un pozzo di dorata trasparenza. Il paesaggio era così nitido che potevi cogliere il minimo movimento, e lo scopo del contadino al margine dell’aja più alta e
distante, e la torre sull’ultima collina potevi sognare di toccarle il ventre col dito appena intriso”.


Così Beppe Fenoglio descriveva il dissolversi delle brume mattutine nella terra di Langa. E proprio così vi apparirà agli occhi questo luogo se l’attraverserete in autunno inoltrato. E sarete catturati da una sensazione di pace e tranquillità, da una piacevole malinconia. 
Qui dove viti e noccioli vivono insieme, paralleli, senza mai mescolarsi
Ed è da queste enormi distese di noccioleti che nasce un orgoglio del nostro paese: la nocciola.
Infatti sebbene l’Italia non sia il maggior produttore di nocciole (battuta ampiamente dalla Turchia) è forse davanti a tutti per quanto concerne la qualità.

noccioleto
Però, stranezze italiane, il disciplinare ha da poco aumentato la quantità di aflatossine ammesse nel prodotto passando da 4 μg/kg a 10 μg/kg (oltre il doppio!). 
Perché questa decisione a sfavore del consumatore? 
Non so rispondervi.
Però so che le aflatossine sono un problema che affligge principalmente le nocciole di provenienza turca, caratterizzate da brattee (quelle foglioline verdi che avvolgono il frutto) più grandi che avvolgono quasi totalmente la nocciola favorendo così il ristagno di umidità, condizione favorevole allo sviluppo delle micotossine. Invece le nocciole piemontesi hanno brattee di dimensioni tali da permettere l’arieggiamento del frutto.
A buon intenditor…

essiccazione presso l'Az. Agricola "Terra delle Nocciole"
Un esempio lampante della grande qualità del prodotto italiano lo si può incontrare all’Azienda Agricola “Terra delle Nocciole” una piccola cooperativa con alle spalle tre generazioni di coltivatori di nocciole ma che solo da un paio d'anni questi tre giovani ragazzi, Giorgio, Marco e Marco, hanno deciso di non conferire più i prodotti dei loro noccioleti alle grandi industrie ma mettersi in proprio.
Niente diserbo chimico sotto i loro noccioli, solo meccanico. La raccolta è frazionata in più tranches per evitare che i primi frutti caduti rimangano troppo tempo a terra col rischio di assorbire umidità. Ciò ha fatto si che nel 2011 e 2012 (le analisi del 2013 devono ancora essere completate) la quantità di aflatossine nei loro frutti fosse pari a 0 μg/kg!
E questa grande passione si rispecchia nei loro prodotti.

4 commenti:

  1. Che meraviglia l'alta langa e che fascino i noccioleti. Proprio qualche settimana fa ho trascorso un week end da "Maurizio". Eccellenza in tutto. Grazie per averci rappresentato questo territorio. Monmon su Twitter

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    1. Da Maurizio a Cravanzana, conosco bene. :)
      Ottima cucina! Tappa obbligata per chi passa da quelle parti.

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  2. E poi il sole che sorge timido dalle colline e infiamma l'oro e il color ruggine delle foglie d'autunno, si resta sospesi nella surreale atmosfera... solo ricordi, ma emozionano.
    Poesia a parte, sai quanto mi stia a cuore il tema della contaminazione da aflatossine cancerogene.
    A livello europeo si alzano solo le soglie limite.
    Si tende e minimizzare e ad incentivare l'ingresso in Italia di alimenti contaminati importati, che poi diluiti col prodotto nazionale cambiano veste e si mimetizzano.
    La revisione dei disciplinari è sempre più urgente e i preposti dovrebbero approntare piani d'emergenza.

    Ho visto il sito in costruzione, mi auguro lo shop on line!
    Grazie Andrea ;D

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    1. In realtà credo sia in costruzione da circa un anno!
      Loro sono più in campo che online, anche perchè questo delle nocciole è, per ora, un secondo lavoro :)
      Comunque meritano davvero una visita!

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