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giovedì 7 novembre 2013

Temperatura 2 (conservazione). Ovvero: come evitare di buttare i soldi spesi giù dal lavandino.

C’è un’altro aspetto molto importante della temperatura legato la vino: la conservazione.
Una cattiva conservazione rende vano qualsiasi sforzo che il  vignaiolo ha fatto, sia in vigna che in cantina, è quindi un peccato mortale !
Molte persone, compresi gli addetti ai lavori, pensano che il vino, una volta imbottigliato, sia un fermo immagine eterno.
Deduco questo osservando quello che succede spesso nei vari locali dove il vino viene servito prelevandolo direttamente dallo scaffale, ben esposto alla luce e a clima tropicale.
Questi sono poi gli stessi che te lo servono a 28°C perché, essendo rosso, va servito a temperatura ambiente ( leggi Temperatura 1 ).
Il vino è un alimento ed è in quanto materia deperibile soggetto a variazioni, modificazioni ed alterazioni.
E’ quindi d’obbligo, per chi il vino lo vende, di conservarlo correttamente in modo da farlo arrivare al consumatore finale in perfette condizioni, se non addirittura migliorato da un ulteriore e giusto affinamento.
Ma anche a casa si deve agire di conseguenza, se non si vogliono buttare nel lavandino i soldi spesi.
Su tutte le bottiglie, o i cartoni, troverete la scritta “conservare in luogo fresco e asciutto” che di per se ha lo stesso valore del “servire a temperatura ambiente”.
Alcuni produttori, soprattutto quelli che fanno scarso uso di conservanti, sono soliti riportare in etichetta la temperatura massima di conservazione che, solitamente, non deve essere superiore a 14-16°C.


Ma anche temperature troppo basse, sotto i 6-8°C, possono creare alterazioni a lungo andare, per cui bisogna stare attenti anche a non lasciare troppo in frigorifero una bottiglia che si era messa a raffreddare e poi non si era aperta.
Meglio riportarla poi in cantina.
Diventa molto difficile, per chi come me non possiede una cantina scavata nel tufo, poter conservare le bottiglie nel migliore dei modi, durante tutto l’arco dell’anno a temperatura costante.
Il meglio sarebbe avere un locale naturale, in cui le variazione sono fra 8°C e 14°C.
La normale variazione stagionale è inevitabile in un locale non climatizzato, ma variazioni ampie, magari tra 4°C in inverno e 24°C in estate sono parecchio dannose.
Pare che il massimo sia una costante di 11-13°C, che si riesce a realizzare solo in cantine naturali sottoterra, o in locali climatizzati, o nelle cosiddette cantinette-frigo.


 E non vale il fatto che lo conserviate non in casa, ma in cantina, quando quest’ultima, d’estate, raggiunge tranquillamente 25°C, mentre in casa avete l’aria condizionata e la tenete a 19°C.
Forse in quel caso sarebbe meglio tenere le bottiglie sotto il letto.
Se non avete le condizioni ottimali, il consiglio è quello di comperare solo poche bottiglie per volta, in modo da consumarle in tempi brevi.
Se amate tenere bottiglie come soprammobili in giro per casa, utilizzate quelle vuote, dopo averle sapientemente svuotate quando erano ancora bevibili.
Non tenete bottiglie in giro per casa in attesa di chissà quale occasione, quando si presenterà saranno imbevibili, facendovi fare una figuraccia.
Come si diceva, esistono in commercio degli specifici frigo, detti cantinette, dove conservare al meglio il vino, anche per lungo tempo, ma hanno un certo costo.
Se decidete di tenere in casa una discreta scorta di vino, senza avere locali perfetti per lo scopo, conservate le bottiglie coricate, al riparo dalla luce (meglio se completamente al buio).
La cosa migliore da fare, in questo caso, è quella di lasciarle nel loro cartone, farà da protezione per la luce e da isolante termico.
Se vi capita l’occasione di visitare qualche produttore e volete comprare delle bottiglie, fate attenzione al trasporto.
Specialmente d’estate, le automobili tendono a surriscaldarsi rapidamente e non sarebbe sano lasciare le bottiglie all’interno per troppo tempo.
Riassumendo:
-         conservare a temperatura costante tra 10°C e 14°C per tempi lunghi
-         conservare a temperatura variabile tra 8°C e 22°C per tempi brevi
-         niente luce, neanche lampadine o neon
-         evitare di comprare molte bottiglie insieme se non si possono conservare correttamente
-         evitare vibrazioni e odori forti nel locale dove si conserva il vino
-         attenzione agli acquisti, osservate bene le condizioni del locale dove sono tenute le bottiglie. In caso di dubbio, privilegiate le annate recenti, avranno avuto meno stress delle bottiglie datate
-         prestare molta cura in caso di vini delicati come quelli imbottigliati senza aggiunta di conservanti
Salute.

16 commenti:

  1. Daniele, toglimi una curiosità: quella nella foto di destra, è la tua decantatissima cantinetta frigo?

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    1. Ebbene si, tendo a pubblicare solo foto fatte di mio pugno :D

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    2. Si, sono a buon prezzo e funzionano discretamente.
      Ne esistono altre marche molto più rifinite e costose.
      Sono per chi ha spazio per metterle in mostra in salotto.
      Non è il mio caso :)
      Questo modello mi pare non sia più in commercio, ma non ne sono sicuro.
      All'epoca ho optato per tanto spazio e pochi fronzoli, porta senza vetro e monotemperatura, cioè quella di conservazione.
      Era quello che ci voleva.

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    3. Ho preso anch'io una Liebherr 300bt da conservazione, a parità di capienza le altre marche costavano più del doppio!

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    4. Cavolo, 300 bottiglie sono tantissime, la mia la danno per 240, ed era la più grande.
      Si vede che adesso hanno fatto altri modelli, è un po che non ci guardo.
      E' molto che l'hai comprata ?
      La mia è del 2005-2006, se non ricordo male.

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    5. Daniele, ma come trovi l'etichetta che desideri se si vede solo il fondo? :-)
      Personalmente lascio le bottiglie con i frizzanti (o spumanti) di ogni genere e comunque con tutti i tappi diversi dal sughero, in posizione verticale.

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    6. Effettivamente non è facile, ma ho una buona memoria :)
      Oppure si deve tenere un buon archivio aggiornato.
      In questo tipo di cantinette è prevista solo lo stoccaggio orizzontale.
      Si può lasciare in piedi alcune bottiglie, ma si perde parecchio spazio vitale !
      Il problema più grosso sono le Magnum, non si sa dove metterle.
      Probabilmente tu hai una buona cantina naturale.
      Per le bottiglie con fondo e tappo a corona il massimo è lasciarle in piedi.
      Il fondo si deposita e la bottiglia è sempre pronta pulita.
      Poi, al massimo, la si può agitare a piacere :)

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    7. Presa a gennaio di quest'anno, è la WK 6476"

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    8. Devono avere rinnovato i modelli
      Secondo me hai fatto un gran acquisto.

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    9. Devono avere rinnovato i modelli
      Secondo me hai fatto un gran acquisto.

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    10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Il discorso vale per i privati ma anche per le enoteche, più sensibili mi pare, alla cura della scenografia che alla sostanza.
    Mi pare che queste espongano senza troppe precauzioni, quando invece mi aspetterei soprattutto da loro più attenzione.
    La modalità di conservazione ed esposizione, per me è fattore decisivo sulla qualità di un'enoteca.
    Secondo me le bottiglie in esposizione non vanno vendute.

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    1. Pienamente d'accordo Rinaldo,
      è uno dei punti fondamentali, ne parlai anche in Temperatura 1.
      I locali seri hanno esposto le bottiglie vuote, quelle piene le conservano con cura, a meno che la temperatura sia strettamente controllata, oppure ci sia una rotazione dalla cantina allo scaffale e viceversa abbastanza frequente, che però porterebbe via molto tempo prezioso.
      Grazie del contributo.

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