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domenica 3 novembre 2013

Carlotta e gli Alkekengi



Carlotta arriva all'improvviso e porta in dono un grande ramo appena colto di alkekengi, fiori e frutti di un colore bellissimo, i capelli ricci e lunghi appare come un essere fatato con raggi di luce arancione e verde a illuminare una grigia e fredda giornata di ottobre.
Sono travolto dalla bellezza degli alkekengi, i fiori hanno la consistenza della carta, piccole lanterne, all'interno una bacca dal sapore acidulo, commestibile.
Carlotta ama profondamente un piccolo giardino in Valle Sacra, da lì ci ha portato anche dell'uva fragola bianca "mangiatela così senza lavarla che ci ha pensato la pioggia di questi ultimi giorni e poi non è trattata, al massimo è stata beccata da qualche uccello"
La mattina è andata anche a raccogliere funghi "le madonnine" ovvero i gyroporus castaneus con cui ha preparato una zuppa calda insieme ad orzo e pancetta, una zuppa magica che abbiamo divorato.
Ad un certo punto della sera Carlotta si è ricordata del nonno "del mio nonno che era meccanico ricordo tre cose: la sua mano grande che mi accarezzava il viso, lui che suonava il pianoforte e il suo passato da giovine garzone da Pfatisch, una lunga estate nella famosa pasticceria torinese dove imparò a fare le fette di mandarino ricoperte dal caramello, una prelibatezza che continuò a fare tutta la vita"
Carlotta apprezza i vini che stappiamo, le scappa un "davvero speciale" quando all'ultimo dopo i bianchi frizzanti emiliani si beve la barbera in anfora di Crealto, fino all'ultima goccia.
Se girate a Torino per San Salvario può capitarvi di scorgerla magari fra i banchi del mercato di Piazza Madama, o al tavolino di un caffè, ma il posto migliore per incontrarla sarà il Garage Vian, sembra che vogliano dedicare una serata al mese alla sua cucina fatta di zuppe, fiori, frutti e dolci meringhe, da dicembre in poi.

3 commenti:

  1. finora gli alkekengi li ho sempre visti in pasticceria , tuffati nel cioccolato, golosamente fieri del loro ciuffo verde ...
    Dovevo leggere la tua "storia boschiva" per sapernedi più..per farmi trascinare nel bosco da Carlotta, dal fluttuare della sua lunga gonna: sono speciali questi Alkekengi e scommetto anche Carlotta...:)

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  2. Quanto mi piacerebbe conoscere Carlotta!
    Grazie Vittorio per averci riscaldato con questi profumi, sapori ed atmosfere ;D

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  3. Adoro gli alchechengi, in vigna fino a pochi anni fa c'era una vera piantagione poiché si riproducono facilmente. Li ho usati per gli addobbi del mio matrimonio mille anni fa, colti freschi freschi. Ne ho mangiato a chili con il cioccolato, ma mai pensato di usarli in altre ricette. Grazie Vittorio

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