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lunedì 1 luglio 2013

Blancas Nobles 2010, Barranco Oscuro. Di Niccolò


Barranco oscuro colpisce.
Colpisce duro.
Se il Brut natural riscrive la categoria dei metodo classico, e il tres uves porta lisergicamente in un viaggio verso l'ignoto, ecco che le modeste e a buon mercato blancas nobles ti portano verso la definitiva sconfitta contro il potere della seduzione bacchica.

Vini tutti hors categorie.
Vini da viti a quote da carenza d'ossigeno, ma incredibilmente mediterranee. Vini la cui salubrità è pari a quella di un respiro in alta montagna. Impressionante è la vitalità e la mobilità nel bicchiere pur rimanendo incorrotto anche dopo ore, come acqua di ruscello.
Come diavolo trovano quell'equilibrio?
Qui si parla di vini che hanno solforosa totale 1 mg/l.
Cioè ma come è possibile?
Tutte le parole le discussioni, i dubbi, le difficoltà, le luci e ombre del vino naturale qui non hanno più alcun senso. Devi lasciar stare.
Il vino naturale esiste e l'essere senza solfiti è puramente banale.
Ovvio.
Ma non è questo il punto.

Nel bicchiere la materia è sontuosa e proviene da viti di vigiriega e sauvignon, con altre uve (direi sicuramente vermentino) alle solite quote oltre i mille metri. Sia al naso che in bocca sostiene una fresca acidità balsamica che ricorda la glassa al limone, con l’afflato alcolico che spinge.
Il vino evolve e si apre come un diaframma luminoso sempre di più e come i migliori, con totale nonchalance, spinge alla beva con tale forza che poi devi lasciarti completamente andare.

5 commenti:

  1. Quella forza, quell'equilibrio che sfugge ad ogni definizione è quello che in Oriente chiamano Ki o Qi, quel qi che spesso viene nominato da Randall Grahm nei suoi discorsi sul vino e che tanto mi affascina (giusto stanotte on twitter)
    Post straordinario amico Niccolò perché in poche righe riesci a condensare anni di studi e meditazioni.
    Applausi a Barranco Oscuro per il loro lavoro e menzione di lode a Stefano Bellotti che ha fortemente voluto questi vini in Italia.

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  2. Ho un rapporto di amore e odio con barranco oscuro, il brut nature è una bolla eccellente, peccato non sia a buon mercato.
    Il BO2 non mi fece impazzire, era molto potente, sicuramente per via dell'annata giovane 2009.
    Il Blancas Nobles 2010 mi manca, dovrò rimediare al più presto.

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  3. Vino quale quintessenza. Per etimo e semantica.
    Complimenti, veri come una stretta di mano.
    Ora mi manca solo di berlo.
    Grazie e buona settimana

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  4. Ah Vittorio...
    Ho incontrato Randall Graham in Vermont la scorsa settimana, e non volevo più lasciarlo andare, nè avrei voluto andarmene io. Lo avrei ascoltato parlare per ore, e per ore avrei centellinato i suoi vins au bon-bon (sia il Cigare riserva rosso che il bianco mi hanno fatto letteralmente impazzire).
    Incontri che ti segnano a lungo.

    Baci,
    M.

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    1. Wow grande Marilena, Randall è avantissimo, ha visione e senso pratico (che non guasta)un vignaiolo da seguire con attenzione e rispetto, è generoso nel condividere le sue intuizioni, per me un maestro.

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