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venerdì 12 luglio 2013

Anguria e il suo Gelo di Rossana

L'anguria (dal greco angourion), nota anche come cocomero o mellone nel palermitano, è il frutto della pianta Citrullus vulgaris, della famiglia delle Cucurbitaceae, proveniente dall'Africa tropicale, appare già nei geroglifici egizi. Viene coltivata in Sicilia, Sardegna e nella provincia di Latina, ma anche in Cina, accertarsi sempre della provenienza!
Il frutto è un peponide la cui forma può variare dallo sferico all'ovoidale, il colore della   buccia va dal verde scuro al verde chiaro, anche con striature; le dimensioni variano in base alla varietà della pianta, si trovano angurie enormi o alcune varietà mignon dal diametro di circa 20 cm. Si raccoglie già alla fine di maggio ed e disponibile fino a settembre, quando però arriva spesso ad un eccessivo grado di maturazione.
Ricchissima di acqua (93,5%), possiede una notevole capacità dissetante, idratante e disintossicante per l’organismo. Ha un contenuto calorico di sole 15 kcal per 100 g, contiene betacarotene, Vitamine B1, B6 e C; è rimineralizzante, fonte di potassio e magnesio, utili per sconfiggere la stanchezza dovuta al caldo, contiene anche calcio, fosforo ed altri oligoelementi come ferro, zinco e manganese. La polpa, rossa e croccante, ha il caratteristico sapore dolce, che non dipende da un alto contenuto in zuccheri (variano dal 3,7% al 6,4% in base al grado di maturazione) ma dall’elevato contenuto naturale di sostanze aromatiche. Il colore rosso della polpa è dovuto al Licopene  (4 mg per 100 gr di alimento) un carotenoide antiossidante.
L’anguria è ancora più gradevole se consumata dopo refrigerazione, può essere trasformata in sorbetto, centrifugato o nel famoso Gelo di mellone , dall'inebriante aroma di cannella e gelsomino.
L'idea salata è quella di abbinarla, tagliata in cubi, a fette di mozzarella di bufala o burrata, aromatizzando con timo limonato.
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Importantissimo controllarne il grado di maturazione, la buccia si deve staccare facilmente se graffiata e, battendo con le nocche, si deve udire un suono nitido, non sordo.

Un fresco dolce estivo, adatto anche alle esigenze dei celiaci perché addensato con amido di mais, da servire in coppa, sformato come un budino o si può anche utilizzare la crema per farcire crostate, tartelette o choux.



Gelo di mellone

1 l di succo d'anguria
circa 70 g di zucchero (dipende dalla dolcezza della frutta)
100 g di amido di mais
fiori di gelsomino (raccogliete i boccioli)

per decorare:
cannella macinata al momento
scaglie di cioccolato di Modica

Dal totale  prelevare 200 ml di succo ed utilizzarlo per sciogliere l'amido, versandolo a filo per non formare grumi.
Portare sul fuoco il restante succo d'anguria con lo zucchero, mettere in infusione i fiori di gelsomino, avvolti in una garza o in un colino metallico per qualche minuto mentre il liquido si scalda.
 Raggiunto il bollore eliminare i fiori, versare l'amido sciolto.
Mescolare inizialmente con una frusta, poi con una spatola, lasciando addensare per circa tre minuti a fuoco basso.
Versare in contenitori monoporzione, si raffredderà prima, coprire con pellicola per alimenti e lasciare raffreddare in frigo almeno 6 ore.
Decorare con un pizzico di cannella e le scaglie di cioccolato.

Rossana

4 commenti:

  1. Vera, verissima.
    Ricetta araba e sicula insieme. I fiori di gelsomino ne sono testimoni. L'adoro!

    M.

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    1. Ho provato "la variante del maestro Cappello" che diminuisce la quantità di amido e aggiunge colla pesce, ne guadagna il colore, ma sono troppo legata alla versione tradizionale.
      Grazie Marilena ;D

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  2. Buono, buonissimo. Io lo adoro in tutte le versioni. Lo trovo un dolce leggero e soddisfacente al massimo. La tua foto mi ha ispirata!!!:-))

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    1. Felice di averti ispirata!
      Facilissimo da fare, fresco e leggero.
      Basta cambiare gli aromi per renderlo sempre diverso.

      Grazie e complimenti per il tuo! Ho visto la poetica foto su Instagram ;D

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